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Da Alice Bolognesi

Mercoledì 1 Novembre ore 21.00
GATTA CENERENTOLA di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone

Ingresso 5 euro

Mercoledì 1 Novembre, alle 21.00, sarà proiettato al Cinema Boldini GATTA CENERENTOLA, il film d’animazione a firma di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, che quest’anno è stato presentato nella sezione Orizzonti del 74° Festival di Venezia. La pellicola è una rilettura post-moderna in versione noir della celebre fiaba, trascritta per la prima volta nel XVII secolo da Giambattista Basile.

Cenerentola è cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘O Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticata, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.

Mescolando il registro fiabesco e quello della tradizione musicale partenopea, gli autori hanno costruito un prodotto di forte suggestione, ricco di metafore riuscite e in grado di lasciare diversi spunti di riflessione nello spettatore.

Gatta Cenerentola è un racconto d’animazione anticonvenzionale, dove il presente dialoga col passato, e le origini letterarie ritrovano nuova vita attraverso il linguaggio digitale: è la fantasia la chiave che permette di rileggere questa moderna Cenerentola, co-protagonista assieme alla città di Napoli, sempre presente seppur non venga quasi mai inquadrata.

”Da napoletani quali siamo – hanno spiegato i registi – abbiamo cercato solo di non proporre un concetto stereotipato della nostra città, non sentirci né vittime né carnefici, ma raccontarla con la giusta autoironia. Napoli è una città barbara e nobilissima, cenere e luce proprio come la si vede nel film”.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419


Alice Bolognesi
Arci Ferrara
Via della Cittadella 18/A
44121 Ferrara
T. +39 0532.241419 – INTERNO 6
F. +39 0532.249921

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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