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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Interventi in ogni provincia. Il presidente Bonaccini: “Lo sport torna al centro della politica regionale, significa scommettere sul futuro, sulle giovani generazioni e sulle energie migliori dei nostri territori”

L’Emilia-Romagna conferma il proprio interesse per lo sport, stanziando oltre 5 milioni di euro per progetti di attività motoria e sportiva, manifestazioni sportive e grandi eventi per la diffusione della cultura dello sport e opere di ampliamento e costruzione di impianti sportivi destinati a soddisfare ampi bacini di utenza. La Regione ha assegnato in questi giorni i contributi ai progetti ritenuti maggiormente coerenti con gli obiettivi regionali tra quelli candidati nei mesi scorsi dai Comuni e dalle organizzazioni sportive del territorio, e gli interventi sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa dal presidente Stefano Bonaccini e dal sottosegretario alla presidenza Andrea Rossi.
“Lo sport è tornato al centro della politica regionale – ha detto il presidente Stefano Bonaccini – è una delega rimasta in capo alla Presidenza, e che seguiamo con impegno e attenzione, concertando con le amministrazioni le azioni e gli investimenti da fare. Puntare sullo sport significa scommettere sul futuro, sulle giovani generazioni e sulle energie migliori dei nostri territori. Da parte nostra, vi è l’impegno a confermare queste risorse per tutta la legislatura: oltre 4 milioni l’anno per l’impiantistica significa investire circa 20 milioni sulle nostre città piccole e grandi per qualificare o realizzare gli impianti”.
“Questi stanziamenti arrivano alla fine di un lavoro durato diversi mesi, che ha coinvolto il mondo dello sport in ogni provincia emiliano-romagnola – ha detto il sottosegretario Rossi – Abbiamo organizzato incontri in ogni città capoluogo per ascoltare e definire insieme il percorso. La risposta a questi bandi è stata positiva, abbiamo riscontrato un forte interesse dei Comuni e delle associazioni, che hanno partecipato con convinzione”.
Quasi 4 milioni di euro saranno destinati a 10 opere di ampliamento, miglioramento e costruzione di impianti sportivi destinati a soddisfare ampi bacini di utenza nel territorio regionale. Si tratta del progetto di rifunzionalizzazione e adeguamento normativo dell’impianto di atletica leggera “Lauro Grossi” di Parma; della manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della copertura della piscina “C. Longo” di Bologna, l’unica piscina coperta da 50 metri in provincia di Bologna; della realizzazione della nuova sede del Centro Cannottaggio di Ferrara, per servizi e rimessa imbarcazioni per il cannottaggio; dell’ampliamento e riqualificazione del Palazzo dello Sport “PalaBIGI” di Reggio Emilia; della realizzazione di una pista di atletica a 8 corsie nel Campo scuola “Gotti” di Forlì; del rifacimento del campo da calcio e del sottofondo dello stadio “Braglia” di Modena; della messa in sicurezza e riqualificazione energetica del palaghiaccio di Fanano, in provincia di Modena; dei lavori di adeguamento degli impianti del velodromo “Attilio Pavesi” a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza; della ristrutturazione e ripristino della pavimentazione sportiva della pista di atletica leggera del Campo scuola di Ravenna e della realizzazione del manto in erba sintetica e dell’adeguamento degli spogliatoi e servizi dello stadio “R. Neri” di Rimini.
Oltre un milione di euro è stato invece destinato a 76 progetti di attività motoria e sportiva finalizzati al miglioramento e mantenimento dello stato di salute e del benessere psico-fisico delle persone e a manifestazioni sportive e grandi eventi legati alla promozione dello sport per tutti i cittadini, in particolare per i ragazzi fra gli 11 e 16 anni, e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e dell’attrattività del territorio regionale.
Nella valutazione delle domande si è tenuto conto non solo del valore sportivo dell’intervento, ma anche della possibilità di raggiungimento delle finalità sociali e di mantenimento della salute, in quanto lo sport è stato considerato uno strumento per il raggiungimento di questi importanti obiettivi.
Su 70 progetti di attività pervenuti sono state 26 quelle ammesse e finanziate, mentre sono pervenute 50 le domande per manifestazioni e grandi eventi finanziate su 76 pervenute.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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