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Da Istituto Gramsci Ferrara

VENERDÌ 22 SETTEMBRE BIBLIOTECA ARIOSTEA ore 17 Ferrara

LIBERTÀ E SOCIETÀ APERTA

Maura Franchi e Antonio Moschi

Introduce Sergio Gessi

Per il Ciclo ‘Libertà’a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

VENERDI 29 SETTEMBRE ORE 11 IBS

Le aporie del teatro in carcere (vedi locandina)

VENERDÌ 20 OTTOBRE BIBLIOTECA ARIOSTEA ore 17

LIBERTÀ, DONNE E GENERE

Conferenza di Barbara Pezzini

Introduce Micaela Gavioli

Per il Ciclo ‘Libertà’a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Inoltre diffondiamo il Convegno

I molti territori della Repubblica fascista – Amministrazione e società nella RSI, organizzato da E- Review (rivista degli Istituti storici dell’emilia Romagna in rete), dal Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Ferrara e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, che avrà luogo nei giorni 27e 28 settembre 2017 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’ Università di Ferrara via Voltapaletto 11.

Il convegno che si apre il giorno 27, alle ore 14.30, vede la partecipazione di diversi docenti universitari e di studiosi che porteranno il loro contributo e si confronteranno su un tema di particolare rilievo storiografico: territori, amministrazione e società nella Repubblica di Salò. ll convegno è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e ai docenti partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Mercoledì 27 Settembre ore 14.30 – 19.00
Saluti rappresentanti istituzioni
Intervento di apertura ROBERTO PARISINI
Istituto di Storia Contemporanea, Ferrara
I SESSIONE
Tra centro e periferie. Uomini e poteri
Presiede LUIGI GANAPINI
Università di Bologna
Mussolini al lavoro. Le udienze del Duce
AMEDEO OSTI GUERRAZZI
Istituto Storico Germanico, Roma
Sotto lo sguardo tedesco.
Amministrazione e amministratori della Rsi
in Emilia Romagna e in Toscana
ROBERTA MIRA
Università di Bologna
“Si spara sui fascisti e non sui prefetti”.
Tra ricerca del consenso e guerra contro la comunità:
la silenziosa lotta tra lo stato e il partito a Torino
NICOLA ADDUCI
Istituto Piemontese per la
Storia della Resistenza e della Società Contemporanea,Torino
Fare giustizia al tempo di guerra.
L’attività ordinaria del tribunale di Ferrara (1940-1945)
ANDREA BARAVELLI
Università di Ferrara
Giovedì 28 Settembre ore 9.30 – 13.00
II SESSIONE
Lavoro e risorse. Apparati e interessi
Presiede LUCA BALDISSARA
Università di Pisa
Il sindacato dei lavoratori dell’agricoltura nel Ferrarese
ROBERTO PARISINI
Istituto di Storia Contemporanea, Ferrara
“20.000 contadini per la Germania”. Il piano del
Commissariato Marchiandi per la provincia di Modena
TONI ROVATTI
Università di Bologna
Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Milano
“L’unica possibilità per la nostra Patria”: Rsi e fascismo
repubblicano a Lucca
MATTEO BENNATI
Scuola Normale Superiore, Pisa
Pausa pranzo
Ore 14.30 – 18.00
III SESSIONE
Governo dell’emergenza. Le dialettiche del Partito
Presiede DIANELLA GAGLIANI
Università di Bologna
Fragilità del governo, violenza della precarietà: la Rsi in
Toscana. Assistenza e mobilitazione bellica attraverso
la stampa repubblicana
MATTEO MAZZONI
Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età
Contemporanea, Firenze
La Rsi di fronte a sfollati, profughi, evacuati: una partita
importante per il consenso
ELENA CORTESI
Università di Bologna
Arresti, razzie antiebraiche e coinvolgimento della
società in Toscana. Profili di persecutori
MARTA BAIARDI
Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età
Contemporanea, Firenze
Segreteria
NICCOLÓ GOVONI – cell. 340 6766858
FRANCESCO VOLTA – cell. 345 7627521
e mail – istitutostoria.ferrara@gmail.com
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Comitato scientifico
ROBERTO PARISINI, ROBERTA MIRA, TONI ROVATTI

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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