Skip to main content

Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Progettare nuove strategie terapeutiche per contrastare alcune malattie come artrite e disturbi cardiovascolari nelle persone che soffrono di psoriasi. Questo l’obiettivo del programma di ricerca in avvio presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie di Unife interamente finanziato dalla Fondazione Natalino Corazza di Bologna.

La psoriasi è una malattia della pelle che può portare allo sviluppo di ulteriori patologie, come problemi articolari e di infiammazione. Questa concomitanza potrebbe essere legata all’iperattivazione di specifiche cellule del sistema immunitario, i linfociti T.

Spiega Eva Reali, Responsabile Scientifica del progetto: “L’ipotesi è che alcuni linfociti T possano migrare dalla cute attraverso il circolo sanguigno e raggiungere altri distretti dell’organismo, tra cui le articolazioni. Qui potrebbero attivare e ricreare il “network” infiammatorio causando complicanze”

Continua la ricercatrice. “Con questo studio analizzeremo il sangue e i tessuti infiammati dei pazienti per cercare di identificare le popolazioni cellulari che causano la propagazione dell’infiammazione. Tali cellule, infatti, potrebbero rappresentare ottimi biomarcatori precoci di manifestazioni extracutanee in pazienti con psoriasi”.

“Questo progetto di ricerca” spiega Roberto Gambari, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie “rientra nelle linee di ricerca biomedica del Dipartimento e vede anche la collaborazione di altri gruppi di ricerca, tra i quali quello coordinato dalla Prof.ssa Paola Secchiero del Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale. È ovviamente auspicabile che, nel caso questo intervento abbia risultati scientifici importanti, possa rientrare in un programma di finanziamento continuativo da parte della Fondazione”.

Il progetto, dal titolo “Linfociti T memoria ricircolanti dalla cute nelle comorbidità associate a psoriasi: prospettive prognostiche e terapeutiche”, è finanziato dalla Fondazione Natalino Corazza. Valeria Corazza, presidente della Fondazione, racconta: “La Fondazione Natalino Corazza nasce nel luglio 2014 per dare speranza e sostegno concreto a chi soffre di psoriasi, di artrite psoriasica e di patologie onco-dermatologiche. Tra gli obiettivi portanti, uno è quello di provvedere al sostegno finanziario della ricerca scientifica nei campi suddetti. I team di Modena (coordinato dalla Prof.ssa Cristina Magnoni della Unità Operativa Semplice di Chirurgia Dermatologica) e Ferrara (che oltre alla Dott.ssa Eva Reali vede la collaborazione del gruppo coordinato dalla Prof.ssa Monica Corazza della Sezione di Dermatologia del Dipartimento di Scienze Mediche) lavoreranno su progetti comuni, per stabilire un network in sedi differenti e creare sinergia tra le capacità delle singole unità al fine di gettare le basi per la nascita di un punto di eccellenza e riferimento nella Fondazione Natalino Corazza”.

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it