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Da: Organizzatori
Si è conclusa con la consegna dei pasti ai rifugi l’iniziativa Pappa per Tutti di PURINA FRISKIES – realizzata nel 2018 in collaborazione con ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Dal 2014 a oggi, sono stati donati in tutto 5 milioni di pasti agli amici a quattro zampe in attesa di adozione e, come ogni anno, tutto il cibo raccolto grazie al progetto di sensibilizzazione è stato equamente distribuito presso i rifugi ENPA del territorio italiano. In Emilia-Romagna sono 13 le sezioni che hanno beneficiato di questo dono: nelle province di Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena, Reggio Emilia e Modena.
Nelle diverse sedi provinciali della dell’Emilia-Romagna, ENPA si occupa da sempre di accogliere gli amici a quattro zampe abbandonati o maltrattati offrendo loro un rifugio, l’amore dei suoi volontari e le cure veterinarie necessarie. PURINA, dal 2014, sostiene la causa donando fino a 500.000 pasti per cani e 500.000 per gatti ogni anno, per aiutare i numerosi pet che in tutta Italia sono in attesa di trovare una famiglia.
“Friskies è da tanti anni la crocchetta più acquistata dagli italiani che ogni giorno ci rinnovano la propria fiducia. Per questa ragione sentiamo la responsabilità di dover fare la nostra parte e di aiutare quei pet che si trovano in difficoltà mentre attendono di trovare una famiglia da rendere felice e che si possa occupare di loro” – afferma Thomas Agostini, Direttore Marketing BU Grocery di Purina.
La volontà di continuare la collaborazione viene confermata anche da Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale Enpa e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative: “il lavoro fatto finora è un chiaro segnale dell’impegno quotidiano profuso per cercare di dare sempre il massimo per i nostri amici a quattro zampe meno fortunati. La vita accanto a loro si arricchisce esponenzialmente ed è un nostro preciso dovere batterci incessantemente per trovare una famiglia disposta ad aprire il proprio cuore e la propria casa. Purina crede fermamente nella nostra missione ed è per questo che si affianca accanto ai nostri volontari nel prendersi cura dei nostri amici con la coda: lavorando insieme possiamo costruire un mondo migliore, soprattutto per coloro che sono ancora in attesa di adozione”. I numeri in Italia
L’abbandono e il randagismo in Italia purtroppo continuano a essere fenomeni diffusi e sempre più gravi i cui numeri non sembrano destinati a diminuire: basti pensare che ogni anno vengono abbandonati più di 160.000 pet e a questi si aggiungono gli oltre 90.000 randagi che vivono su tutto il territorio italiano. Dati che aumentano ulteriormente durante la stagione estiva quando il picco dell’abbandono di un pet aumenta del 30%.
In questo contesto sociale, ENPA mette a disposizione le oltre 240 sezioni e delegazioni in tutta Italia per accogliere i pet in difficoltà, che solo nel 2018 sono stati più di 35.000.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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