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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Qualità è sicurezza in ambito alimentare: si riassume in due parole il senso della partnership che è stata presentata oggi (6 luglio) alla stampa tra Ascom Confcommercio e Rete Biolab nella sede dell’Accademia del Gusto in via Giuseppe Fabbri a Ferrara.

“Con questa convenzione – ricorda Romano Perdonati, presidente dei Panificatori ferraresi e e titolare dell’omonimo e storico forno di via San Romano – dimostriamo concretamente che Qualità significa Sicurezza sopratutto in ambito alimentare. Tutto ciò rappresenta un elemento di forte salvaguardia della salute del consumatore che apprezzerà ancora maggiormente la qualità e la bontà dei nostri alimenti confezionati” monitorati, controllati, etichettati in modo trasparente e dettagliato da rete Biolab “specialisti nel settore della sicurezza alimentare presenti con una ventina di sedi in tutta la penisola” come ha ricordato il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban che ha moderato il pomeriggio “questo modo intercetteremo i bisogni non solo delle aziende di distribuzione ma anche della produzione alimentare che potranno trovare a partire da oggi in Ascom un ulteriore riferimento e supporto concreto”.
Aldo Ferretti responsabile tecnico commerciale di Rete Biolab nel Nord Est spiega: “Come rete di professionisti e strutture certificate siamo in grado di fornire un servizio di analisi, ricerca di potenziali allergeni, etichettatura e tabelle nutrizionali per gli associati Ascom di Ferrara e provincia L’erogazione di tali servizi secondo un accordo specifico con sconti dedicati permetterà di vedere questi nostri interventi come uno stimolo per certificare ulteriormente il livello qualitativo di una tradizione alimentare ferrarese che già oggi vanta pochi rivali. In questo modo il recepimento da parte dello Stato Italiano della Normativa Europea vigente sarà solo una concreta opportunità”.
A conclusione dell’incontro con gli organi di informazione l’assemblea tecnica rivolta agli operatori di settore e le relative federazioni: Associazione Panificatori, Fida (Dettaglianti alimentari) e Fipe (Pubblici Esercizi), tutti ovviamente del sistema Confcommercio in definitiva rivolto a tutti coloro che operano o che comunque sono coinvolti nel settore della realizzazione di alimenti confezionati (panettoni, pasticceria, pampapati…)

Per qualsiasi informazioni in merito in Ascom sarà presente un referente per un primo contatto telefonico al 0532.234206 oppure scrivendo una mail a ambiente@ascomfe.it

Rete Biolab (www.retebiolab.it) nasce nel 1999 dalla sinergia di di verse società e professionisti che attualmente operano sull’intero territorio nazionale: lavorano in un team secondo gli stessi standard operativi e di processo certificati e accreditati (ISO 9001 e ISO 17025 per i laboratori) erogando servizi di analisi di laboratorio e consulenza tecnica scientifica, in questo caso specifico nel comparto della sicurezza agroalimentare. Tra i settori di applicazione: allergeni, etichettatura, tracciabilità, autocontrollo alimentare (HACCP), produzione primaria nonché aziende di trasformazione e distribuzione nel settore agroalimentare solo per citarne alcuni.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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