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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Laser, Luce Pulsata e Radiofrequenza nei Trattamenti Estetici: Aspetti Tecnologici e Formazione Professionale”. E’ questo il titolo del Convegno che si terrà lunedì 4 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 14, nell’Aula Magna di Palazzo Trotti Mosti dell’Università di Ferrara (via Ercole I D’Este, 37).

L’iniziativa è organizzata dal Prof. Santo Scalia, Direttore del Corso di Formazione Universitaria per Tecnici Estetisti – FORMEST presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di Unife.

Il Convegno è parte integrante del percorso didattico del Corso e la tematica proposta si rivolge ad un’ampia platea, costituita da estetisti, medici e tecnici delle ASL e ARPA, produttori industriali ed esperti di apparecchiature elettroestetiche.

“La depilazione mediante luce pulsata o laser e la stimolazione della pelle con correnti o campi a radiofrequenza – afferma Scalia – sono trattamenti molto richiesti nei centri estetici. Detti trattamenti hanno in comune la natura elettromagnetica dell’energia utilizzata che nelle diverse applicazioni differisce però per lunghezza d’onda, intensità, profilo temporale e spaziale”.

Specifica Scalia: “Per le numerose variabili tecnologiche coinvolte – parametri fisici e strumentali- oltre a quelle individuali dei soggetti trattati, la gestione operativa di tali apparecchiature richiede un’adeguata ed accurata formazione dell’estetista. Questo aspetto viene confermato dalle disposizioni contenute nel Decreto Interministeriale n.110/2011, che prevede una formazione specifica aggiuntiva e certificata per gli operatori di queste apparecchiature elettroestetiche”

“Nel corso del Convegno – aggiunge Scalia – verranno esaminati gli aspetti relativi alle caratteristiche tecniche di queste apparecchiature, al loro corretto utilizzo per ottenere risultati migliori in condizioni di sicurezza, alla normativa di riferimento, ai controlli strumentali e alla definizione di adeguati programmi di formazione professionale”.

Il Corso di Formazione Universitaria per Tecnici Estetisti – FORMEST, istituito nel 2002 dalla allora Facoltà di Farmacia, oggi inserito nella didattica del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di Unife, ha come obiettivo principale quello di aumentare la professionalità degli operatori del settore, attraverso l’approfondimento delle conoscenze di base e l’acquisizione di nuove competenze specialistiche, per gestire in maniera competente la nuova area dei servizi per la bellezza ed il benessere.

www.unife.it/corsoformazione/formest

Per informazioni: Maria Grazia Campantico cmpmgr@unife.it cell. 3351409739

(Nella foto: Un momento del Convegno FORMEST della passata edizione)

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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