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Da: CNA Ferrara.

“A causa dell’emergenza Coronavirus il nostro turismo ha fatto un balzo nel passato. Per anni abbiamo lavorato, con fatica ma anche con successo, per ampliare la stagionalità del turismo, sul nostro territorio e sulla costa, aumentando le imprese attive e l’occupazione. Ora tutto sembra vanificato. Per questo è importante sostenere le imprese del settore, e non solo con ammortizzatori sociali rivolti ai lavoratori già assunti: nel contro delle perdite bisogna mettere anche le tante mancate assunzioni causate dall’emergenza e dalle innumerevoli cancellazioni e mancate prenotazioni di queste settimane”.

Dario Guidi, imprenditore e Presidente di CNA Turismo e Commercio Ferrara, spiega così le ragioni del documento inviato ai consiglieri regionali di Ferrara (Marcella Zappaterra, Marco Fabbri, Fabio Bergamini), contenette una serie di “proposte urgenti per l’emergenza economica del settore turismo. Si tratta di proposte operative, da attivare in tempi brevi con l’obiettivo di sostenere un settore che nel primo trimestre ha perso circa 15mld di euro, e che nel secondo trimestre rischia di perderne altri 18 (Stime Cna Nazionale).

Ecco le proposte. Togliere il vincolo della programmazione triennale dai prossimi bandi regionali per l’assegnazione di incentivi sulla promozione e commercializzazione dei prodotti turistici: altrimenti, il pessimo andamento del 2020 potrebbe inficiare la possibilità delle aziende di ottenere incentivi sulle altre annate, precedenti e successive. Sospendere i mutui erogati per investimenti in ambito turistico: le rate sospese dovranno essere messe in coda al piano di ammortamento. Cambiare i parametri di calcolo per ecobonus e sismabonus: oggi un hotel di 80 stanze conta come una sola unità catastale, e quindi riceve un importo basso; vanno considerate le unità ricettive, vale a dire il numero di camere o appartamenti dell’immobile turistico. Infine va attivata una forte campagna di promozione per valorizzare il turismo interno, agevolando gite, escursioni, viaggi nel nostro Paese.

“Sono prime misure urgenti che hanno un obiettivo comune – spiega Dario Guidi – aiutare il turismo a uscire dalla crisi, sapendo che oggi è una fonte di reddito d’impresa e occupazione a cui il nostro territorio non può assolutamente rinunciare”

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CNA FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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