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Da: Forza Italia

Non è passato neanche un mese da quel ‘no’ sancito dalla maggioranza consigliare contro la risoluzione del M5S, appoggiata dall’ opposizione, con cui si chiedeva la possibilità di portare negli asili e nelle scuole comunali cibi per i bambini confezionati a casa, come sancito dai giudici di Torino per la medesima vertenza.
Oggi scopriamo l’aggravante di avere le rette delle mense scolastiche più elevate d’Italia in condivisione con Livorno. E questo appare come un’ulteriore beffa per un territorio sempre più povero come il nostro.
Nel corso di quel dibattito in Consiglio si era chiesto che la questione fosse perlomeno dibattuta nella sua sede naturale, ossia la commissione consigliare. Invece no, la maggioranza non ha ritenuto opportuno nemmeno il dialogo, seppure sull’ argomento incomba una sentenza della magistratura che farà scuola.
Al di là della presa di posizione del Pd, c’è da chiedersi perché a Ferrara i costi della refezione scolastica sia così cara. Questo, insieme ad altri aspetti, vorremo fosse chiarito in sede di commissione. Vero è che le priorità vanno sulla scelta dei cibi e non sarebbe logico un abbassamento delle rette a fronte di una minore qualità complessiva.
Ma anche qua si aprono i dovuti approfondimenti. In una precedente interpellanza avevo chiesto l’ utilizzo di farine alternative a quelle raffinate, dal momento che queste ultime, secondo i più recenti studi, possono portare, a lungo andare, a patologie anche gravi. La risposta è stata un lungo elenco di prodotti biologici utilizzati dalle mense. Criterio importante ma non sufficiente, specie a fronte degli altissimi costi fronteggiati dai genitori.
Un’altra riflessione la merita il bando di assegnazione dei servizi di refezione. Sempre in commissione l’opposizione avrebbe piacere di sapere i principi che sono stati adottati per formularlo, verificando per il futuro la possibilità di premiare anche i piccoli produttori della filiera corta, continuando a puntare sulla qualità, ma con attenzione, ove possibile, al risparmio.
In soldoni, non vorremmo trovarci nuovamente a constatare nel prossimo bilancio comunale, situazioni di emergenza legate ai buchi dell’Istituzione Scuola. Sarebbe quindi da chiarire a priori se le maggiori spese siano dovute ai costi eccessivi dei servizi (I restanti comuni del Paese hanno dimostrato di saper far meglio nda) o dall’ ammanco creato dalle famiglie che non pagano le rette. E per quest’ultimo punto si dovrebbe indagare a fondo caso per caso.
Sta di fatto che il pranzo da casa, per molte famiglie ferraresi con uno o più figli, rimane un’ancora di salvezza imprescindibile per far quadrare i conti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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