Skip to main content

 

Covid. Ravenna, Rimini, Modena e Bologna: giornata di visita ai Centri vaccinali dell’Emilia-Romagna per l’assessore regionale Raffaele Donini. Quattro tappe per toccare con mano l’efficienza dell’organizzazione e ringraziare il personale. “Enorme lavoro e impegno da parte di tutti per far sì che la campagna funzioni al meglio, rimane fondamentale avere i vaccini”.

Due visite in mattinata, al Pala De Andrè a Ravenna e all’Hub allestito nel Quartiere fieristico di Rimini, e due nel pomeriggio: al Centro vaccinale della ex Caserma Setti di Modena e all’Hub Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo), che sarà inaugurato oggi.

Bologna – Quattro centri in quattro diverse province: Ravenna, Rimini, Modena e Bologna. Quattro esempi di efficiente organizzazione, che ricalcano il modello della ‘macchina’ vaccinale regionale.

Li ha visitati oggi l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, in un ‘tour’ di un’intera giornata, iniziata questa mattina al Pala De Andrè di Ravenna, poi proseguita all’Hub allestito nel Quartiere fieristico di Rimini e, nel pomeriggio, al Centro vaccinale della Caserma Setti, a Modena; quarta e ultima tappa, alle ore 18, quella per l’inaugurazione dell’Hub Unipol Arena, a Casalecchio di Reno (Bologna). L’occasione per ringraziare i vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere, tutto il personale e i volontari impegnati nella campagna vaccinale, nel giorno che ha visto anche il presidente Stefano Bonaccini impegnato in una doppia visita in provincia di Forlì-Cesena, nei due punti vaccinali di Mercato Saraceno e Fiera di Cesena.

“Questi punti vaccinali, come i tanti altri, 141, grandi e piccoli presenti in regione danno il senso dell’enorme lavoro e impegno da parte di tutti per far sì che la campagna funzioni al meglio in termini di organizzazione, velocità di somministrazione e servizio per i cittadini- ha sottolineato l’assessore Donini-. La macchina vaccinale è nelle condizioni di muoversi a pieno regime, grazie al lavoro svolto insieme a tutti i soggetti coinvolti, dalle Aziende sanitarie e ospedaliere alle Amministrazioni comunali. Già adesso siamo tra le regioni che stanno vaccinando di più e tra quelle che, grazie a un lavoro molto attento delle Aziende sanitarie, stanno vaccinando le categorie più appropriate, quindi soprattutto le persone più vulnerabili, gravemente patologiche, coloro che per età o condizioni di salute possono avere ripercussioni cliniche più severe in caso di contrazione della malattia. E abbiamo una potenzialità significativamente più ampia rispetto a quella che stiamo mettendo in campo in questi giorni.  Unica indispensabile condizione è poter contare su una fornitura di vaccini più consistente e costante, in modo che le Aziende sanitarie possano programmare per tempo”.

“Noi tutti- ha aggiunto Donini- non ci stancheremo mai di ringraziare il personale sanitario, da chi è impegnato direttamente nei centri vaccinali, ai nostri medici di medicina generale ai farmacisti, ma anche i tantissimi volontari, donne e uomini, che hanno scelto di dedicare tempo ed energia a questa attività, grazie alla quale potremo finalmente uscire dall’incubo che stiamo vivendo da più di un anno”.

Centro vaccinale Pala De Andrè Ravenna:

Il Centro è attivo dal 27 dicembre 2020 e offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Ravenna, insieme alle altre 7 sedi dislocate su altri comuni del territorio (Russi, Cervia, S.Pietro in Vincoli, Faenza, Castel Bolognese, Lugo e Alfonsine). Opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle 9 alle 19, impiegando 6 medici, 15 infermieri e 4 amministrativi per turno; inoltre vi è la supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie ai volontari della Protezione civile.

Alla visita di questa mattina erano presenti il sindaco Michele De Pascale, il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, il direttore sanitario Mattia Altini, il direttore amministrativo Agostina Aimola, il direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Raffaella Angelini e il coordinatore del Centro Vaccinale Mauro Taglioni.

Centro vaccinale Fiera di Rimini:

Attivo dal 27 dicembre 2020, offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Rimini, con altre 6 sedi presenti in altri comuni del territorio provinciale (Santarcangelo, Bellaria, Novafeltria, Riccione, Cattolica e Morciano). Opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle ore 9 alle 19, impiegando 5 medici per turno, 12 infermieri al mattino, 12 al pomeriggio, 1 Operatore sociosanitario al mattino e 1 Oss al pomeriggio, oltre a 4 amministrativi e 2 coordinatori esperti del percorso vaccinale. Il tutto si avvale anche della supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Rimini e ai volontari che effettuano l’accoglienza all’ingresso.

Presenti a Rimini, oltre ai vertici dell’Ausl Romagna, il sindaco Andrea Gnassi, la vicesindaca Gloria Lisi e Andrea Galeotti, responsabile del Centro Vaccinale di Rimini.

Centro vaccinale ex Caserma Setti Modena:

É attivo dal 16 febbraio presso la ex-Caserma Setti, struttura di proprietà dell’aeronautica Militare. Al suo interno l’Ausl ha realizzato una sede vaccinale di mille metri quadri. Il Punto è strutturato ad oggi su due degli hangar presenti nel complesso della ex-Caserma Setti, uno per l’accettazione e attesa del proprio turno, il secondo per la vaccinazione. 12 i box vaccinali allestiti per la vaccinazione, su tre turni di personale, con apertura dalle ore 8 alle 24. All’interno dell’hangar sono collocati anche i locali, costantemente presidiati, con i freezer per la ricezione e lo stoccaggio dei vaccini di tutta la provincia che vengono poi distribuiti ai vari punti vaccinali. È il punto principale della città e dell’intera provincia ed è stato in grado di raggiungere un picco di somministrazioni di oltre 1.700 dosi giornaliere, con una capacità media che è intorno alle 1.300 dosi al giorno.

Il personale è costituito, per ogni turno, da 54 operatori, tra sanitari, amministrativi e volontariato, per un totale di oltre 150 persone che si alternano nel corso dell’intera giornata. Prezioso il contributo dei volontari: sono impiegati nei vari turni ben 18 medici, 12 infermieri e 7 amministrativi a titolo volontario, cui si aggiungono l’associazionismo locale e la Protezione civile che si occupano invece dell’accoglienza (raccolta dati, misurazione temperatura e igiene mani) e dell’area post vaccinale, con circa 15 volontari per turno. Oltre al personale Ausl e volontario, vi opera quello inviato dalla Struttura commissariale e medici specializzandi.

Ad accompagnare l’assessore, il sindaco di Modena e presidente della Ctss Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, il prefetto Alessandra Camporota, il direttore generale dell’Ausl di ModenaAntonio Brambilla, la direttrice sanitaria e coordinatrice provinciale campagna vaccinazione anti-Covid SilvanaBorsari,  il capitano Mario Arcaro dirigente servizio sanitario dell’Accademia militare di Modena e il colonnello Alessandro Fabretti, responsabile logistica dell’Accademia militare di Modena.

Hub vaccinale Unipol Arena Bologna:

8.500 vaccini anti-Covid al giorno: è l’obbiettivo bolognese del piano vaccinale governativo, che per l’Emilia-Romagna vale 42 mila dosi giornaliere. Per raggiungerlo, da oggi alla rete dei punti vaccinali in area metropolitana si aggiunge il nuovo hub presso l’Unipol Arena, a Casalecchio di Reno, una struttura di 2.000 metri quadrati messa a disposizione dell’Azienda Usl di Bologna dalla Società Grande Stazione. L’hub sarà il riferimento vaccinale per il Distretto sanitario Reno-Lavino-Samoggia, in rete con tutti i punti di vaccinazione dell’Azienda Usl di Bologna.

10 punti di registrazione e 10 dedicati all’anamnesi, con altrettanti box per la somministrazione dei vaccini e un’ampia area di osservazione post vaccinale, in grado di accogliere 100 persone. 64 operatori impegnati ogni giorno (su due turni): 20 medici per anamnesi, 10 infermieri e 10 medici specializzandi per vaccinazioni, 20 amministrativi per registrazione, 4 referenti Hub (2 medici e 2 coordinatori infermieristici). 2 mila i vaccini somministrati giornalmente.

Oggi – giornata inaugurale e di visita dell’assessore Donini, accompagnato dal direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon – l’hub è attivo dalle 12 alle 20. Riprenderà regolarmente l’attività a partire dal 3 maggio, sette giorni su sette, dalle ore 8.30 alle 19.30.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it