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Da organizzatori

E’ la Bellezza ragazzi!
Il Liceo Carducci alla scoperta della Collezione Cavallini Sgarbi con Pro Loco Ferrara

E’ veramente magnifico come, anche una zona così sminuita come la nostra, possa celare, dentro qualche palazzo o, addirittura, dentro qualche normalissima abitazione, delle vere e proprie sorprese.
Purtroppo, quando si trova qualcosa di bello e assolutamente impensabile, lo si vuole tenere tutto per sé, nascosto agli occhi degli altri; la fortuna è stata, per noi ragazzi della classe IV G Musica e Spettacolo del Liceo Carducci di Ferrara, quella di poter gustare e toccare con mano la Bellezza, quella con la B maiuscola che, secondo Dostoevskij, salverà il mondo dalla decadenza totale; la Collezione Cavallini-Sgarbi è forse l’esempio più emblematico e significativo di questa concezione del mondo, di quello Bello s’intende.
Un’esposizione di ben 130 capolavori, collocabili cronologicamente dal XV al XX secolo, nella meravigliosa cornice dei saloni del Castello Estense, simbolo per antonomasia della città di Ferrara; è impagabile trovarsi nell’edificio più importante della città, dove si respira un’aria secolare, ammirando capolavori di epoche passate ed immaginando, in un qualche modo, di riviverle.
Si passa dal capolavoro rinascimentale di Niccolò dell’Arca, ad opere rare e complesse disperse da secoli ritornate finalmente a Ferrara in questa occasione tra le quali la magnifica Sibilla di Carlo Bononi, per arrivare infine all’Otto e Novecento con opere capitali di Gaetano Previati, studi di Giovanni Mentessi, schizzi di Giovanni Boldini e tanto altro ancora. Com’è possibile poter raccogliere cinque secoli di storia dell’arte in una sola collezione, vi chiederete. E’ il risultato dell’impegno e della dedizione di una intera famiglia, dei due genitori, Rina e Giuseppe, che sono riusciti a tramandare ai figli il culto della Bellezza, e il desiderio di preservare e promuovere la conoscenza attraverso la Bellezza.
Grazie alle accurate spiegazioni della guida Alessandro Gulinati, alla collaborazione della Pro Loco Ferrara e alla possibilità offertaci da Elisabetta Sgarbi, abbiamo visitato l’intera collezione, osservando anche le condizioni degli affreschi del Castello che, ahimè, dopo il terremoto attendono ancora il restauro.
Viviamo oggi un periodo critico per Ferrara, la città sta diventando un unico cantiere, grande quanto il perimetro pentagonale delle sue mura. Basti pensare alla Cattedrale, ai Palazzi dei Diamanti, Schifanoia e Massari, al Teatro Comunale e purtroppo alle molte chiese storiche ancora in attesa di interventi.
Promuovere una realtà locale significa per cittadini, curiosi, turisti e scolaresche la possibilità di conoscere la storia di un luogo, di una città, di un periodo storico e le spesso avventurose vicende che coinvolgono le singole opere d’arte, sopravissute a crisi finanziarie, guerre, furti e talvolta finite in luoghi impensabili, anche Oltreoceano, lontanissime dalla loro vera casa. Come per esempio il ritratto del centese notaio Righetti dipinto da Guercino che solo recentemente ha fatto ritorno da un museo texano nella sua terra padana d’origine per fare oggi bella mostra di sè nella magnifica Collezione Cavallini-Sgarbi.
I ragazzi della IV G Liceo Carducci

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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