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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Oltre 250 commercianti coinvolti ed altrettante lanterne ad impreziosire gli ingressi dei negozi aderenti: sono questi alcuni dei numeri della seconda edizione di RED NIGHT – è stata presentata stamattina 18 novembre al Circolo dei Negozianti – che si svilupperà da sabato 22 novembre e darà inizio alla serie di manifestazioni natalizie che coinvolgeranno l’intero centro storico di Ferrara: “Si tratta di un modo nuovo di coinvolgere la città e la stessa Amministrazione comunale e ringrazio l’assessore al Commercio Roberto Serra per la sua presenza qui oggi – in un progetto – spiega Giulio Felloni presidente provinciale Ascom Ferrara – in occasione delle festività natalizie che prevede iniziative ed eventi per tutti i gusti e che vivacizzeranno il centro storico. In un momento certamente difficile è necessario dare segnali positivi. In questa fase dove siamo oppressi da tasse e burocrazia si rischia di fiaccare la voglia di ripresa. E’ uno dei nostri impegni come Associazione di dare segnali di risveglio e creare le condizioni positive di contorno “.
Dal canto suo il direttore generale di Ascom è Davide Urban segnala: “Si tratta di una collaborazione che mette a servizio della città le energie migliori e vitali dell’associazionismo, dal mondo sportivo a quello delle guide turistiche al tessuto cittadino più autentico come ad esempio il rione San Paolo. L’idea è quella di creare un ampio e qualificato centro commerciale naturale che sia a richiamo commerciale e turistico per i ferraresi e non solo, secondo il modello di concertazione già utilizzato con successo in Viva Movida e della prima edizione di RED NIGHT”.
In sintesi le iniziative si parte il 22 novembre con la seconda edizione della RED NIGHT con la possibilità dei negozi di rimanere aperti (e vetrine a tema red) fino alle ore 22:00, con gli ingressi segnalati ed abbelliti sul tema del rosso. In contemporanea
“Natale con la SPAL” – intervenuta stamani con il presidente Mattioli, i dirigenti Grimaldi e Ranzani – che vedrà la realizzazione di una ricca lotteria biancoazzurra e la squadra impegnata a distribuire in collaborazione con Ascom i biglietti della lotteria di Natale, a favore dello sport, con vasto assortimento di premi in palio ed i negozi su corso Giovecca che omaggeranno la squadra cittadina con vetrine con i colori sociali spallini. Ovviamente non potranno mancare Santa Klaus con “…i regali li porta Babbo Natale” – con il rione San Paolo e la collaborazione di Adelaide Vicentini presente all’incontro con la stampa – e la consegna a domicilio dal 19 al 23 dicembre – per grandi e piccini dei regali prenotando da subito le consegne nei negozi che aderiscono al progetto. Ed infine Vacanze al Museo – con l’associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia presente con la sua referente Virna Comini – che per consentire anche in questo caso ad adulti e bambini di apprezzare i musei cittadini durante il periodo delle vacanze natalizie – tra Natale e l’Epifania – realizzeranno una serie di visite guidate e giocate con il concreto supporto di Ascom.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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