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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Eleganza, divertimento, shopping, musica dal vivo: tutto questo è Red Night l’evento si svolgerà sabato 18 ottobre (dalle ore 18,30 alle 22,00) che è stato promosso dai commercianti di via Bersaglieri Po, Canonica e Adelardi con il patrocinio del Comune di Ferrara ed il supporto di Ascom Ferrara per un complessivo di 41 attività coinvolte.
“Un sabato sera all’insegna del divertimento e dell’ eleganza – ha commentato Patrizia Maietti in rappresentanza dei negozi e dei pubblici esercizi promotori – un’iniziativa che ha lo scopo di valorizzare e vivacizzare il centro proponendo una serata diversa ed accattivante a quanti sono a Ferrara e che vedrà i negozi e bar aperti fino alle ore 22.00. Ringrazio Ascom – conclude la Maietti – per il supporto ed il sostegno alla nostra Red Night”.
A completare il quadro della serata l’esibizione live della band blues del maestro Roberto Formignani e poi la presenza di auto da sogno come le “Rosse” di Maranello.
Dal canto suo Cinzia Pasello commenta “Questa nostra iniziativa si gioca sulla collaborazione e vedrà le vetrine a tema incentrate sul rosso ed anche gli stessi pubblici esercizi si sono impegnati per realizzare aperitivi e bevande a tema. E poi….è gradito l’abito o l’accessorio in rosso… infatti solo quanti indosseranno qualcosa di rosso riceveranno – negli esercizi che espogono la locandina di Red Night – un simpatico gadget” svela la Pasello. Un evento che vede la collaborazione ed il supporto logistico di Ascom rappresentata dal suo direttore generale Davide Urban:” Con questa manifestazione – nella quale crediamo – intendiamo creare un vero e proprio format da replicare per animare la città ed il territorio. Red Night ha lo scopo di affermare nei fatti e partendo proprio dai nostri operatori del Terziario che il centro storico è il centro commerciale naturale più affascinante e vitale, avvicinando tra l’altro non solo i ferraresi ma anche i turisti che avranno di fronte a loro una città tutta da scoprire ed apprezzare”.
Presente anche il gruppo di Instagramer estensi per immortalare con i loro scatti le suggestioni di Red Night.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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