Skip to main content

Da: Organizzatori

Sabato pomeriggio 23 novembre a partire dalle 14.00 in Via delle Scienze 28 d Ferrara presso la Associazione Spazio Studio H18.

Officina Dinamica, associazione di promozione sociale nata a Ferrara nel 2013, continua nel suo impegno di migliorare la conoscenza ambientale attraverso interventi originali e alternativi di educazione ambientale orientata agli adulti. In pista due nuovi atelier che si collegano fra loro e che verranno condotti in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Spazio Studio H18.

L’appuntamento è fissato a Ferrara in uno spazio intimo e accogliente in pieno centro storico sabato pomeriggio 23 novembre. Anche questa volta la creatività procederà di pari passo con l’attenzione verso il nostro ambiente e la nostra città. Obiettivo di entrambi i laboratori è la diminuzione degli scarti attraverso il recupero di vecchi oggetti o materiali per dare vita a originali regali. E queste attività verranno conseguite in una speciale atmosfera di benessere che le docenti Maria Chiara Berti e Rita Venturoli sapranno offrire.

Sì perché oggi è sempre più raro ritrovarsi e sorridere nel fare cose per altri. Ed ecco che ritagli di stoffe, vecchi bottoni, magliette dismesse, gomitoli di lana, perle, cartoncini e colori sapientemente lavorati, ritagliati, cuciti o incollati spiegheranno concretamente alcuni concetti propri dell’Ambiente come il Recupero, la Resilienza e la Sostenibilità. Sarà davvero un pomeriggio insolito perché è affascinante reinterpretare gli scarti ma è altrettanto bello pensare ai regali. Noi di Officina vogliamo illuminare la creatività, accendere la vostra fantasia e la capacità di saper vedere e di saper cambiare il vostro punto di vista. Sabato 23 novembre trasformeremo lo Spazio della Associazione Spazio Studio H18 in una fabbrica di regali. Pupazzi, uccellini e altri animaletti, addobbi natalizi e biglietti pop up anche con sfondi a noi noti della nostra città favolosa. Di sicuro chi riceverà questi regali fatti a mano, sarà avvolto da una doppia emozione: quella di ricevere una bella sorpresa e quella di percepire quanto amore ci avete messo nel realizzarle. A noi piacciono queste attività che oltre a favorire il potenziamento delle abilità, attraverso la libera espressione e il recupero delle facoltà creative, sono coerenti con l’ambiente e offrono occasioni di relazione, diventando un importante strumento di aggregazione sociale e culturale.

Ma come si svolgerà il pomeriggio del 23 novembre?
La prima parte del pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 è dedicata a “Rocco Il Balocco” e “Pupazzini che fanno Ohhhh” con Rita Venturoli. Si imparerà a realizzare oggetti cuciti e coloratissimi. No non saranno pupazzetti solo da regalare ai vostri bimbi ma a tutti coloro che vogliono sognare con voi. Sarà un modo per raccontarvi perché in questi oggetti realizzati magari con stoffe dei vostri abiti dismessi oppure di quella vecchia maglietta del vostro amore, ci sarà inevitabilmente una parte di voi e per questo saranno unici.

Il tempo di una pausa e Maria Chiara Berti dalle 16.45 realizzerà con voi i più bei biglietti di Natale. Piccole opere d’arte da esporre. Biglietti tridimensionali dove i personaggi possono nascondersi o svelarsi in un disegn.. Come le figure di certi libri di favole che ognuno di noi almeno una volta ha sfogliato. Avete presente? Alberi che saltano fuori con animaletti e casette natalizie. Favole che prendono forma.

Allora non aspettate spedite! Prenotatevi il vostro atelier perché i posti sono limitati. Basta mandare una mail a officinadinamica2.0@gmail.org oppure scaricare il modulo dal nostro sito www.officina-dinamica.org
E per chi non è socio, potrà tesserarsi in loco e ancora per chi desidera stare con noi tutto il pomeriggio vi sarà una speciale riduzione.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it