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REMTECH EXPO 2018, l’unico evento internazionale permanente sulla tutela del territorio – BONIFICHE, COSTE, DISSESTO, CLIMA, SISMICA, RIQUALIFICAZIONE, RIGENERAZIONE e CHIMICA Innovativa – prosegue l’organizzazione della fase di avvicinamento a Settembre, ed è la nascita di quattro nuovi tavoli di confronto pubblico-privati coordinati da Ispra-Snpa e di un nuovo strumento di lavoro per il settore delle bonifiche, RemBook.

ISPRA-SNPA e RemTech Expo hanno il piacere di presentare i quattro argomenti “faro” e i corrispondenti tavoli di confronto permanenti che vedranno la loro fase di avvio il 20 Settembre presso RemTech Expo.
I tavoli sono i seguenti: 1) Bonifiche, danno ambientale, sedimenti, 2) Rischi naturali e clima, 3) Economia circolare e gestione rifiuti 4) Industria, innovazione, mitigazione.
Per agevolare la costituzione dei tavoli, è stata aperta una CALL FOR TABLES con cui verrà selezionato il panel autorevole dei partecipanti, provenienti dal settore pubblico, dalle agenzie per l’ambiente, dal comparto privato delle imprese e dalle associazioni. Il coordinamento dei tavoli è a cura di ISPRA – SNPA.
A ciascun partecipante è richiesto di portare al tavolo di confronto la propria esperienza, la propria visione delle cose, e soprattutto le proposte di soluzione rispetto alle principali criticità che emergeranno e che saranno poi raccolte all’interno di un documento finale di “linee guida”.
Sulla base delle “linee guida”, nella stessa giornata, verrà avviato un confronto dinamico nell’ambito di un percorso strutturato con l’obiettivo di individuare elementi utili ad individuare una strategia condivisa.
Al termine della giornata, verrà prodotto un istant report i cui contenuti saranno ripresi e implementati in momenti successivi, organizzati appositamente.
Le richieste di iscrizione (solo per le società private e le associazioni) vanno indirizzate a secretariat@remtechexpo.com.
In parallelo all’organizzazione dei quattro nuovi tavoli permanenti ISPRA-SNPA e RemTech Expo, nasce RemBook, il “chi è chi” degli operatori delle bonifiche.
RemBook si propone come guida innovativa dedicata al settore della remediation, come strumento in grado di favorire un’ampia esplorazione del mercato e degli impatti che questo è capace di generare e come piattaforma di supporto decisionale, favorendo così l’incontro tra domanda e offerta.
Il punto di partenza di RemBook è proprio l’operatore, le sue skills, le competenze specialistiche che è in grado di offrire, le peculiarità tecniche e tecnologiche.
Per diventare parte attiva di RemBook, è stata appositamente creata sul sito di RemTech Expo una sezione di informazioni e raccolta dati.

L’appuntamento è ora per RemTech Expo 2018 a Ferrara dal 19 al 21 Settembre!

Ufficio Stampa
RemTech Expo

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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