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Da: Riaperture Photofestival

Il mese della fotografia a Ferrara si conclude con una sorpresa per tutta la famiglia: saba-to 3 e domenica 4 novembre Riaperture propone all’interno della mostra ‘Mare Omnis’, alla chiesa di San Giuliano, visite guidate e laboratori didattici per bambini. Un’occasione per perdersi tra le storie del Mediterraneo, ripercorrendo le vicende della rassegna fotografica di Francesco Zizola dedicata al rapporto tra uomo e natura, e scopri-re i segreti della chiesetta chiusa al pubblico e riaperta eccezionalmente da Riaperture per ospitare la mostra.

Sabato 3 e domenica 4 novembre è in programma una visita guidata speciale, pensata per i più piccoli, che si concluderà con un laboratorio didattico. Accompagnati da Rossella Ibba, mediatrice culturale di Riaperture, le famiglie ed i bimbi assisteranno ad una visita guidata che li porterà a scoprire prima un’antica chiesa che oggi trova la sua vocazione in scrigno museale. Poi, attraverso le visioni oniriche celate tra le onde di ‘Mare Omnis’, a indagare sulle profonde radici del rapporto millenario tra uomo e natura, seguendo le leggende delle storie raccontate dalla mostra. Dopo la visita, verrà svolto un laboratorio didattico sul tema, per continuare a viaggiare nel mare della fantasia.

Sono in programma due appuntamenti per fasce d’età diverse: sabato 3 novembre, dalle ore 10.30, visita e laboratorio per bambini dai 3 ai 6 anni; domenica 4 novembre, dalle ore 11.00, kids lab per i bambini dai 7 agli 11 anni. Iscrizione: 5 euro per i partecipanti (2 euro per adulti).

In attesa del festival di fotografia, che tornerà a Ferrara dal 29 al 31 marzo e dal 5 al 7 a-prile 2019, dopo il successo della seconda edizione con oltre 3000 presenze, Riaperture ha proposto per il mese di ottobre una serie di iniziative dedicate alla fotografia. L’evento principale è stata la mostra inedita di Francesco Zizola, tornato a Ferrara con un nuovo progetto, Mare Omnis, a cura di Sara Alberani. Una produzione 10b Photography, in col-laborazione con Riaperture: la mostra è stata ospitata all’interno della Chiesa di San Giu-liano, una delle sede più affascinanti dell’ultima edizione del festival, che Riaperture ha riaperto ancora una volta grazie alla fotografia. ‘Mare Omnis’ sarà visitabile gratuitamente per l’ultimo weekend, sabato 3 e domenica 4 novembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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