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Da: Organizzatori

Prosegue la linea di idee e proposte suggerite da Ascom Confcommercio Ferrara: in occasione della tradizionale Fiera regionale di Argenta ecco il tradizionale (quanto atteso) convegno di apertura dal titolo “Rigenerare la mia Città” (venerdì 7 settembre alle ore 16.00 al Centro Culturale Mercato) con il consueto supporto dell’Amministrazione Comunale di Argenta e dell’ associazione “G.B. Aleotti 1546”.
Quali interventi per dare un volto alla propria città ? Quali riqualificazioni realizzare sul territorio ? Sono questi i temi – Commercio, Innovazione, Vita – dell’appuntamento che vedrà i contributi di diversi esperti.
Il programma – presentato oggi (05/09 in Ascom Ferrara ) prevede l’introduzione di Massimo Ricci presidente dell’associazione “Aleotti” e i saluti di Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara. Poi toccherà agli interventi istituzionali di Antonio Fiorentini sindaco di Argenta e di Paolo Govoni, presidente dell’Ente camerale di Ferrara. Poi si entra nel clou del pomeriggio con la tavola rotonda che vedrà attorno stesso tavolo Tiziano Tagliani presidente della provincia di Ferrara, Andrea Babbi direttore di Iscom Emilia Romagna (ente formativo della Confcommercio, di Italo Bussoli presidente nazionale di Assofranchising, di Alberto Marchiori incaricato alle politiche comunitarie della Confcommercio nazionale e Marco Mescolini art director dell’agenzia di comunicazione Empresa Creativa. A coordinare gli interventi il direttore generale di Ascom Davide Urban.
“Abbiamo tradizionalmente sempre seguito l’apertura della Fiera di Argenta con grandi temi di volta in volta dedicati alle infrastrutture, alle eccellenze alimentari, alle nuove entità camerali – spiega così Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – e intendiamo procedere in questa direzione sottoponendo l’argomento importante di ridare un volto ai nostri centri storici a renderli nuovamente protagonisti con entusiasmo passione e vitalità. Un appuntamento al quale abbiamo i vertici del nostro sistema Confederale su formazione, franchising e rapporti con l’Europa. Questo è il nostro scopo come associazione di categoria quello di essere motore di sviluppo e di nuove idee, allargando i confini della riflessione oltre l’orizzonte del contingente, avviando riflessioni sul futuro e sviluppando sinergie positive tra Pubblico e Privato”. E sul tema della rigenerazione delle città punta Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara, che al convegno avrà il ruolo di moderatore, aggiunge: “Un’occasione importante per approfondire il tema sotto diversi aspetti uscendo per l’appunto dai soliti confini e luoghi comuni ed avviare riflessioni sul medio e lungo termine”.
“La rigenerazione urbana è una formidabile occasione – così Paolo Govoni, presidente dell’Ente Camerale di Largo Castello – di riqualificazione delle città dal punto di vista estetico e della sostenibilità ambientale, ma anche un’opportunità più complessiva e globale di rilancio economico, sociale e culturale dei territori in particolare dei centri storici e del tessuto umano che si relaziona con l’impianto delle città”. Un convegno che precede tradizionalmente la fiera “importante occasione per la città” ha sottolineato il presidente di Ascom Argenta Tonino Natali.
Dal canto suo Massimo Ricci di “Aleotti 1546” ricorda: “Storicamente siamo proprio nati come associazione per essere un punto di incontro per le imprese, per facilitare l’analisi del presente e sollecitare una visione che sia più ampia del quotidiano e del contingente. Per andare in definitiva oltre il confine e guardare il futuro. Per noi e per le imprese sono fondamentali i contatti e le azioni concrete (con tutte le importanti ricadute sull’economia argentana) con il mondo della scuola, dell’arte, della cultura e della formazione “.
Doppia presenza per il comune di Argenta a testimoniare l’attenzione al convegno della Confcommercio: il sindaco Antonio Fiorentini intervenuto per un breve saluto ha spiegato: “Da più di due anni lavoriamo, in sinergia le associazioni di categoria, sui temi della rigenerazione urbana. L”urbanistica e l’organizzazione delle città sono un elemento che ha profondi effetti sulle dinamiche sociali. E’arrivato il tempo in cui le associazioni produttive, i tecnici e oramai anche la politica che si occupi attivamente di spazi urbani. Ad Argenta riteniamo che gli interventi di rigenerazione siano sostanziali per favorire lo sviluppo e la promozione delle attività economiche e per la tenuta sociale della nostra comunità, che oggi più che mai ha bisogno di spazi pubblici”. Le conclusioni sono affidate al vicesindaco Andrea Baldini: “La Fiera come grande occasione popolare per la valorizzazione del territorio argentano cerniera tra Ferrara, Ravenna e Bologna e che può essere l’opportunità con eventi specifici proprio come quelli targati Ascom per realizzare il link – importantissimo – tra piccole e grande realtà”
Al convegno del 7 settembre seguirà poi l’inaugurazione delle Fiera regionale di Argenta giunta alla sua 61 edizione.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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