Skip to main content

Da Hera

I tecnici hanno lavorato tutta la notte per sostituire la condotta danneggiata. il servizio idrico era già stato in buona parte ripristinato nella tarda serata di ieri.
hanno lavorato tutta la notte i tecnici Hera, coadiuvati dai Vigili del Fuoco, dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale, per sostituire la condotta idrica del diametro 450 millimetri che ieri mattina ha subito una rottura, provocando la fuoriuscita di acqua in via Savonuzzi a Pontelagoscuro, Ferrara.
il servizio idrico era già stato ripristinato, per la maggior parte delle utenze interessate dal disservizio, nel primo pomeriggio di ieri grazie ad una serie di manovre operate dai tecnici sulla rete.
La segnalazione della rottura è pervenuta alla Sala Telecontrollo di Forlì alle ore 11.41 a seguito della quale sono stati allertati i reperibili operativi e il coordinatore. Gli operatori prontamente giunti sul posto hanno immediatamente iniziato le manovre per la chiusura della fuoriuscita dell’acqua, completate alle 13.20 circa.
A seguito della rottura si sono allagati i piani terra e seminterrati di alcuni fabbricati prospicienti via Savonuzzi, via Milano, via Montefiorino e tratto di via Venezia.
In un primo momento con le manovre eseguite sono rimaste senza fornitura di acqua circa 150 famiglie circa, poi, nel primo pomeriggio con ulteriori manovre sulle valvole, risultavano 2 le utenze senz’acqua fino alla riparazione della condotta.
Iniziati gli scavi, si è riscontrato che il danno alla condotta idrica ha coinvolto anche la rete fognaria posata parallelamente. Per la riparazione è stato necessario sostituire un tratto della condotta fognaria con una sostitutiva in ghisa sferoidale.
Il completamento della sostituzione della condotta idrica, per un tratto di circa 6 metri, è avvenuta nella tarda serata di ieri e già prima di mezzanotte la condotta è stata messa in funzione.

Possibili cause della rottura
La cause della rottura sono senz’altro multiple ma la principale è, con molta probabilità, da attribuire al fatto che una piccola perdita o l’estrema siccità possa aver creato crepe e interstizi nel terreno che non sostenendo più la condotta ne ha causato la rottura.
Infatti il fattore che maggiormente influenza la probabilità di rotture sulle reti di un servizio acquedotto non è, come si pensa normalmente, la vetustà della condotta, ma è legato principalmente alle caratteristiche del terreno su cui sono posate le condotte ed in particolare agli indici di siccità del terreno. Terreni argillosi, ad esempio, hanno notevoli variazioni di volume a seconda del loro contenuto di acqua e tali variazioni possono provocare nel tempo cedimenti nel letto di posa della tubazione e sollecitazioni alla condotta e ai giunti. Anche le variazioni di portata e/o pressione che si verificano principalmente nei periodi estivi determinano un altro fattore di stress delle reti acquedottistiche. È per questi motivi che, nel periodo estivo, si assiste ad aumento significativo della incidenza delle rotture, che quindi variano negli principalmente in funzione delle caratteristiche di maggiore o minore siccità del periodo estivo.

Dispersione idrica
La stima della dispersione di acqua per l’evento di rottura a Pontelagoscuro, calcolata attraverso l’analisi dei sistemi di misurazione posti sulla rete acquedottistica, è stimata in circa 2.100 mc.
Le perdite di rete sono costituite solo in minima parte dalla perdite che si manifestano con rotture e fuoriuscita di acqua su sede stradale o sul terreni, in quanto su queste, che appaiono visibili, si interviene tempestivamente per la gestione e riparazione. Le perdite di rete maggiori sono invece rappresentante da perdite occulte, ovvero piccole o ridotte perdite che non si manifestano esternamente in quanto l’acqua si incanala sul terreno sottostante o in fognatura.
Pertanto strumenti molto efficaci a fronteggiare queste perdite sono l’attività di ricerca perdite attraverso un monitoraggio della rete che impiega tecnologie specifiche, quali i sistemi di ricerca con metodi acustici, sistemi di distrettualizzazione della rete per gestione e regolazione delle pressioni nonché per monitoraggio di eventuali anomalie attraverso l’analisi delle variazione delle portate minime notturne e sistemi innovativi quali la ricerca perdite satellitare recentemente sperimentata proprio sul territorio di Ferrara.

tag:

HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it