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da: Associazione Lucrezia

“Ognuno di noi si tipizza nel modo di amare e di volere, imposta le sue premesse da una certa relazione accaduta nell’infanzia. A seconda del mito che abbiamo avuto nell’infanzia, organizziamo noi stessi a sua immagine e somiglianza. Quella persona si assesta dentro di noi , in un certo senso arriva alla sorgente di vita, poi continuerà a sussistere per tutta la nostra esistenza cercando di prevalere nei fatti fondamentali che riguardano l’aggressività, l’amore ed il sesso. Il complesso è una struttura che, una volta costruito, polarizza, attrae e struttura a sua volta: è quello che chiamo il potere costellante del complesso.
Il potere di costellazione è un modo di dire che parte da Adler e Jung; una stella preponderante sulle altre determina quella porzione di universo che ha intorno, dei pianeti, dei satelliti. I pianeti ed i satelliti hanno autonomia molto relativa in quanto per la maggior parte sono condizionati dalla prevalenza magnetica e gravitazionale della stella che hanno vicino, che è il nucleo del sistema. Costellare è il modo di una stella di coadunare e polarizzare in modo da determinare la vettorialità. Il complesso ritorna continuamente nella tua vita e nei tuoi sogni attraverso l’immagine della madre, dei fratelli, della famiglia. dell’infanzia. La perentorietà e la costante del nostro passato di infanzia è determinato proprio dal complesso. L’Io si forma dopo il complesso, quindi il complesso anticipa la nascita e la formazione della struttura dell’Io.” – Andrea Cirelli

Rivelazioni dell’inconscio è un evento organizzato da Associazione Lucrezia di Ferrara con Andrea Cirelli (studioso e insegnante di psicologia) e Ubaldo Carloni (ricercatore in biochimica, farmacologia e teologia). Questi ospiti ci presenteranno un percorso attraverso le immagini e i simboli che popolano i sogni e la nostra vita, una strada conoscitiva che ha lo scopo di approfondire cosa è veramente presente nelle sfere più recondite della nostra personalità.
Il seminario è articolato in due giorni, sabato 12 e domenica 13 marzo, presso l’Hotel Lucrezia Borgia di Ferrara. Si parlerà di comunicazione e trasmissione di informazioni: quali significati si nascondono dietro il nostro modo ordinario di comunicare per comprendere il perché delle dinamiche che regolano i nostri rapporti con la famiglia, il lavoro, l’amore e gli amici. Impareremo ad acquisire familiarità con le immagini e i simboli del nostro quotidiano per poi entrare nel mondo onirico prima da un punto di vista bio-psichico (il sogno riflette lo stato di salute) poi di linguaggio simbolico, fino al sentiero olistico-sinergico (il sogno riflette legami e collegamenti con la complessa matrice della vita).
Ma il sogno è anche popolato da presenza indotte che non ci appartengono. Impareremo ad evadere da incubazione aliena, semantica, stereotipi e luoghi negativi. Saranno analizzati dettagliatamente i sogni scelti dai partecipanti. Si parlerà di imagogia didattica: come influenzare la propria vita tramite le immagini. Saranno infine effettuati test kinesiologici per distinguere quando il sogno diviene chiaroveggenza.
Le iscrizioni dovranno prevenire anticipatamente entro e non oltre il 10 marzo 2016.
Per info consultare il sito www.associazionelucrezia.org o scrivere a eventi@associazionelucrezia.org

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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