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Da Regione Emilia Romagna

Studio, lavoro, creatività, viaggi all’estero: sul portale regionale un approfondimento per scoprire opportunità e ricavare informazioni utili. L’assessore Mezzetti: “Vogliamo dare a chi si connette nozioni semplici e immediate su ciò che offre la nostra rete”

Bologna – Lavoro, casa, viaggi all’estero e molto altro ancora. È on line, sul portale della Regione Emilia-Romagna ((http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2017/social-zoom/giovazoom) un nuovo speciale Socialzoom dedicato ai giovani under 35, con informazioni su opportunità e servizi attivati e pensati per loro, dopo gli approfondimenti dedicati a biblioteche digitali, fattorie aperte e servizio civile.

Un mondo eterogeneo, quello delle opportunità rivolte ai giovani, che si disperde spesso in molti rivoli: dal passaparola ai social, dagli Informagiovani alle bacheche elettroniche e non, fino ai volantini cartacei. Un universo molto ricco e vivace che Giovazoom, il nuovo portale web dell’Assessorato per le Politiche giovanili, semplifica e raccoglie proponendo informazioni inedite e altre già presenti nei diversi siti della Regione, talvolta nascoste e comunque non facili da individuare.

“La nostra nuova porta d’ingresso alle informazioni sulle opportunità per gli under 35– commenta l’assessore regionale alla Cultura e Politiche giovanili, Massimo Mezzetti- è stata progettata per essere un punto di riferimento per le giovani generazioni della regione. Vogliamo fornire a chi si connette, soprattutto attraverso i dispositivi mobili, finalmente in un solo sito, quanto necessario ai giovani con un linguaggio e una forma più immediati e semplici. Potranno interagire con noi e personalizzare questo strumento”.

Uno strumento, quindi, pensato perché fosse vivo e interattivo: in pratica la Regione racconta cosa fa per i giovani ma chiede loro cosa pensino e si aspettino dai servizi. Il dialogo avviene su molti fronti, dalle mail ai social con i tag: in testa Fb, ma Giovazoom è attivo anche su twitter e instagram e youtube. I ragazzi sono protagonisti anche con racconti, interviste e video interviste.

Tutte le informazioni sono state riassunte in sei aree tematiche (studio, lavoro, creatività, partecipazione, casa e salute, estero) ognuna con una sezione di news ed eventi dedicata. A breve si arricchirà con lo Your Speaker’s Corner, uno spazio che i giovani potranno riempire con idee, video, proposte sulle sei macroareee. Già partita una rubrica sulle web radio con il primo speciale su Radio Frequenza Appennino e, lo scorso aprile, è partito anche il primo approfondimento su giovani e utilizzo dei social per trovare lavoro.

Oltre all’agenda condivisa, dove i giovani potranno far annotare gli appuntamenti che vogliono mostrare a tutti, c’è un altro link molto interessante al sito Gaer (Giovani Artisti Emilia-Romagna), un progetto dedicato alla promozione della creatività dei giovani artisti del territorio. Infine i bandi con uno spazio di documentazione (per esempio, cos’è e cosa fa l’Osservatorio regionale per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani), delibere e progetti finanziati. Nel portale è anche presente una mappa, una sorta di sistema di geolocalizzazione di alcuni spazi che offrono servizi utili per i giovani: dai centri di aggregazione agli spinner point, dagli spazi di coworking alle sale prove fino alle sedi di Azienda Casa e agli sportelli Informagiovani ed Eurodesk.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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