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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 02 agosto scocca il terzo appuntamento firmato Cueva Summer Jazz, rassegna musicale organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara. A riscaldare questa irriverente estate sarà l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio formato da Daniele Santimone alla chitarra, Michele Guidi all’organo e Christian Capiozzo alla batteria

Cueva Summer Jazz, rassegna musicale organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara, procede a tambur battente e torna scatenata più che mai sabato 02 agosto (ore 22.00) con l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio.
Sonorità intrise di Soul, svincolate da qualsivoglia etichetta di genere abbracceranno vasti territori musicali che da Jimmy Smith, Jack Mc Duff e Larry Young approderanno all’acid jazz con qualche pit stop nel Funky delle migliori colonne sonore di polizieschi anni ’70. A fianco del bandleader altri due protagonisti della scena musicale come Michele Guidi all’organo e Christian Capiozzo (figlio di Giulio Capiozzo, storico componente degli Area) alla batteria.
Con questi ultimi Santimone ha realizzato Whisky a Go Go (Suonaphone IRMA RECORDS, 2003), esordio discografico del trio che lo ha condotto ad esibirsi al Blu Note di New York e ad accompagnare in tour il trombettista americano Jimmy Owens. Un’esperienza indelebile che ha contribuito a rendere ancor più originale la cifra stilistica di questa affiatata band.
Daniele Santimone inizia la propria attività concertistica negli anni ’90. Il talento e la versatilità lo conducono ben presto ad esibirsi con i Back to the Future guidati da Giulio Capiozzo e a fianco di artisti quali Ares Tavolazzi e Marco Tamburini con cui collabora tuttora. Successivamente Santimone si trasferisce negli Stati Uniti dove consegue la laurea in Professional Music presso il prestigioso Berklee College di Boston. Rientrato in Italia abbraccia diversi progetti: nel 2004 entra a far parte del gruppo di Patrizia Laquidara, mentre nel 2008 si unisce all’ensemble di Eumir Deodato. Nello stesso anno si esibisce in più occasioni con Mario Biondi partecipando inoltre alla registrazione di “If”, terzo episodio discografico del cantante catanese.
Oltre a vantare ulteriori collaborazioni con artisti quali Roberto Gatto, Jesse Davis, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, ecc. ed essersi esibito in prestigiosi festival in Italia e all’estero, Daniele Santimone è altresì docente di chitarra presso il Conservatorio “G. Pollini” di Padova.
Il prossimo appuntamento in programma è fissato per sabato 9 agosto con lo swing del Carlo Atti Trio.

Cena a partire dalle ore 20:00. Inizio concerti ore 22:00. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno all’interno del locale. Cocktail bar aperto per chi volesse partecipare al solo concerto.
Per informazioni e prenotazioni: www.lacuevapomposa.it , tel. 0533 719121 – 340 1545322

DOVE
Ristorante La Cueva
via Centro, 26 Abbazia di Pomposa – Codigoro (FE)

NB: in caso di maltempo i concerti si svolgeranno all’interno del locale

INFORMAZIONI
Infoline e prenotazione cena 0533 719121 – 340 1545322
www.lacuevapomposa.it

COSTI E ORARI
Ingresso gratuito, cocktail bar aperto per chi volesse assistere al solo concerto
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 22.00

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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