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da: Associazione Zone K

Torna finalmente “Transmission” la serata electro-wave per eccellenza a Ferrara al Circolo Arci Zone K di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto Di Boara, sabato 20 febbraio e il programma si preannuncia, come al solito, ricco di grandi performance.
I live verranno aperti da Nevica Noise il side Project di Gianluca Lo Presti aka Nevica Su Quattropuntozero.
Oltre ad essere impegnato nel songwriting ,l’artista si diletta in una serie di improvvisazioni dal sapore elettronico noise tutte eseguite dal vivo da lui stesso con sinth, effetti, basso e loop station.
All’inizio del 2013 viene alla luce “Lanide” un EP che raccoglie alcune di queste tracce nate spontaneamente durante le sessioni di prove live. Dal 2016 Gianluca sarà di nuovo in tour per promuovere il nuovo album.
Gianluca Lo Presti è il titolare del Lotostudio di Ravenna, tra le sue collaborazioni più importanti vanta quella con Blaine Reininger dei Tuxedomoon, scrivendo a quattro mani un album di improvvisazioni elettroniche “Sun and Rain” pubblicato nel 2001, oltre ad una collaborazione con Steven Brown (sempre dei Tuxedomoon) col quale registra alcune improvvisazioni sonore di sax ed elettronica.
Opera nel settore musicale a livello nazionale da oltre 20 anni, come musicista, produttore artistico, arrangiatore e tecnico del suono riuscendo nel tempo a costruirsi un percorso personale e approfondito che porta gli addetti ai lavori a considerarlo un professionista che “registra, suona e produce con uno stile unico diventato ormai un marchio di fabbrica.” (Musica Sotterranea, Feb 2011).
Nel 2008 fonda l’etichetta indipendente Discodada records assieme a Lorenzo Montanà (produttore di T. Tiffany) con la quale ottiene importanti risultati nel settore indipendente italiano.
Poi sarà la volta degli headliner Caron Dimonio duo electro /postpunk apparso sulla scena wave italiana nel marzo del 2013 grazie all’interessamento del produttore Gianluca Lo Presti aka Nevica su 4.0 (Area 51/Disco Dada records). Fondamentale è stato il suo supporto tecnico. Le canzoni sono un incidente fra
post punk ed elettronica, con qualche “spruzzata” di noise, i testi (ermetici, non narrativi) affrontano tematiche suggestive e decadenti, le strutture dei pezzi sono minimali. Dall’uscita di “Gestalt” il primo album grazie ad internet e ad un produttivo passaparola i Caron Dimonio hanno cominciato a suonare in molti club in tutta Italia, al fianco di band del calibro dei Soviet Soviet (Post Punk IT) e KVB (Electro Dark UK). Il 13 dicembre 2013 hanno chiuso il tour al Covo club di Bologna aprendo il live dei Chameleons, band dark-wave fra le più rappresentanti e influenti degli anni ’80. A marzo del 2016 uscirà Solaris il nuovo album anticipato a febbraio dal singolo/video Imago Mortis.
Il contorno di Transmission sarà come al solito di tutto rispetto con i dj-set di CARLODOA, Ahndy Giuliani, della splendida Nuit Blanche e di The Drop Dj che faranno ballare i presenti fino a notte inoltrata.
L’apertura del Circolo è prevista per le ore 19, l’inizio del concerto alle ore 22 circa. L’ingresso sarà Up To You e riservato ai soci Arci.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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