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da: Feshion Coupon

“Vino&Musica” è un progetto ideato da Feshion Coupon, agenzia di promozione e di organizzazione eventi di Ferrara, per realizzare il desiderio delle attività della zona del Ghetto Ebraico di celebrare con un evento la storicità delle strade che lo contraddistinguono (via Mazzini, via Vignatagliata, via Vittoria).
Si tratta di una manifestazione, che si svolgerà sabato 20 Settembre 2014 dalle 11 alle 21, con il patrocinio del Comune di Ferrara e della Confesercenti, finalizzata a valorizzare tre delle più belle strade di Ferrara, incentivando il passaggio attraverso la realizzazione di un percorso eno-gastronomico di prodotti tipici del territorio.
La manifestazione prevede la collocazione di otto stand adibiti alla degustazione di vini di diverse cantine delle varie zone della Regione, distribuiti lungo via Mazzini e i restanti tre nelle laterali via Vignatagliata e Via Vittoria.
I vini verranno serviti dagli studenti dell’ I.I.S. Vergani Navarra (Polo Scolastico Agroalimentare estense).
I tre ristoranti locali invece (Osteria del Ghetto, Il Balebuste e la trattoria “Vignatagliata”) provvederanno alla distribuzione dei piatti di prodotti tipici di accompagnamento al vino.
Ai clienti verrà proposto, al costo di 5€ un ticket, che comprenderà la degustazione di 3 calici di vino (a scelta tra le seguenti cantine: Mariotti, PettyRosso, Gennari, Corte Beneficio, Campo del Sole, Monticino Rosso, Moro Rinaldini ) e di prodotti tipici abbinati (salumi della macelleria “Oasi del Prosciutto”, Pasta alla Zucca del “Pastificio Ricci” e Cous Cous di “Bia Italia”), un calice in vetro e un portacalice offerto dalla serigrafia “Fermac”.
Tali tickets potranno essere acquistati presso il “FESHION DESK POINT” collocato all’inizio di Via Mazzini.
La manifestazione sarà arricchita dalla presenza di quattro gruppi musicali per intrattenere i partecipanti.
Hanno aderito alla manifestazione 40 attività della zona, che prenderanno attivamente parte in modi diversi a seconda della tipologia di negozio (con esposizioni o sconti o con piccoli laboratori o proponendo attività ricreative di contorno alla degustazione).
Per intrattenere anche i più piccoli, una simpatica truccabimbi sarà a loro disposizione gratutitamente) lungo la via.
Alle ore 13 è prevista l’inaugurazione ufficiale della manifestazione, alla presenza dell’ Assessore Roberto Serra.

In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato al weekend successivo.
Buon cibo, ottimo vino e splendida musica: il mix perfetto per trascorrere l’ultimo sabato d’estate tra le bellezze della città Estense.

Per info e prenotazioni chiamare al 3495878324
http://www.feshioncoupon.it/degustazione-vinoprodotti-del-territorio-vinomusica/
Evento fb: https://www.facebook.com/events/1452400175035336/?fref=ts

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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