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Da organizzatori

Il gruppo dei 10 presenta LIGIA FRANÇA ENSEMBLEU’ IN CONTRASSENSO

Tutti i colori dell’anima musicale brasiliana, le preziose e raffinate armonie strumentali, una voce profonda e sensibile. Sono questi gli ingredienti del prossimo appuntamento di “Tutte le direzioni in Summertime”, promosso dal Gruppo dei 10, che sabato 22 luglio al Bar Ragno di Comacchio (Ferrara) propone Ligia França e il suo ensemble. Caratterizzato dagli straordinari fratelli Roberto ed Edoardo Taufic, rispettivamente alla chitarra e al pianoforte, oltre a Roberto Rossi alla batteria e percussioni, in Contrassenso il gruppo gioca con le delicate, gioiose e poetiche sonorità tipiche del Brasile, spaziando dalla bossa al Samba cançao, ma mantenendo un’estetica musicale che unisce magicamente ogni brano proposto.

Ligia França viene apprezzata non solo come eccellente interprete di musica brasiliana, ma anche per le sue qualità di fine vocalist, capace di passare con la sua voce calda e suadente dai toni bassi ai sovracuti. La vocazione per il canto si manifesta prestissimo nella vita di Ligia Maria Cavalcanti de França. Cresce nella città di Natal nel Rio Grande del Nord, nel nord est del Brasile, in un contesto musicale vivace e ricco delle influenze più varie, in cui si suona forrò, xaxado, baião, maracatu, xote. La giovane Ligia ascolta con ammirazione Elis Regina, grande interprete della musica brasiliana e della bossa nova, ma anche le grandi voci femminili del jazz come Billie Holiday, Sarah Voughan, Ella Fitzgerald, Dinah Washington. A soli 12 anni entra nel gruppo Po’ da Terra, interpretando testi impegnati per alimentare la speranza nel cambiamento negli anni della dittatura. Nel 1996 riceve un invito per un tour in Lombardia e decide di stabilirsi definitivamente in Italia, prima a Bergamo, poi a Firenze, a Torino ed infine a Venezia. Alterna il Brasile, dove ha l’occasione di esibirsi con Vania Abreu e Rita Ribeiro, all’Italia, dove si esibisce accompagnata sia da musicisti brasiliani (Roberto Taufic, Carlinhos Moreno, Armando Marçal, Sidney Rodrigues, William de Oliveira, Gilson Silveira e Julio Gonçalves) che italiani (Sandro Gibellini, Giancarlo Bianchetti, Beppe Fornaroli, Marco Ponchiroli e Leo di Angilla). Partecipa al Festival Latino–Americano di Verona ed alla Festa dell’Onu di Torino. Canta in importanti rassegne come “Veneto Jazz” e “Tam Tam”. Lígia nel 2006 incide il suo primo disco “Vida” con la Caligola Records. Il secondo album, “Mundo Melhor”, registrato in Brasile con l’apporto del chitarrista Joca Costa, è uscito nel 2008. Dopo soli due anni, una nuova incisione: “Meu mundo è hoje”. L’ultima tournée, organizzata in collaborazione con Porsche Italia, l’ha vista esibirsi in sestetto con Aruan Ortiz (piano), Roberto Taufic (chitarra), Edu Hebling (contrabbasso), Roberto Rossi (batteria). Alle percussioni si sono alternati Leo di Angilla e Gilson Silveira.

L’appuntamento fa parte della programmazione estiva offerta dal Gruppo dei 10 con la rassegna Tutte le Direzioni in Summertime 2017, che ha sempre avuto come culla naturale il mare: dal Panama Beach di Porto Garibaldi al Bar Ragno di Comacchio, e da quest’anno anche il Bagno Apollo 72), e che vede protagonisti inoltre il ristorante Max a Ferrara e il ristorante Spirito di Vigarano Mainarda. Concerto e aperitivo dalle ore 20.30. Per info e prenotazioni: Bar Ragno, via Cavour 1, Comacchio (Ferrara), 0533.81284, 339.4993724.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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