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da: organizzatori

Dopo i numerosi eventi organizzati nei mesi scorsi a Ravenna (diversi dei quali all’interno di Kirecò, il Parco di Innovazione per le Imprese, il Territorio e le Persone in fase di ultimazione in via Don Carlo Sala), la cooperativa sociale Kirecò – che si occupa di innovazione sociale ed ambientale – ha in programma anche per il 2016 una serie di eventi pensati per coinvolgere attivamente la cittadinanza: anche allo scopo di contribuire al dibattito politico in vista delle elezioni che si terranno a primavera.
Il primo di questi eventi è in programma sabato 23 gennaio dalle 9,30 alle 13 a Palazzo Rasponi, e prevede un confronto aperto sul tema “Strategie della Mobilità Sostenibile nel territorio Ravennate”. Per l’occasione, sono stati invitati a partecipare attivamente tutti i candidati a sindaco e tutti i gruppi politici ravennati.
Come prassi di Kirecò, non si è pensato ad un convegno classico, ma ad una mattina di lavoro e progettazione partecipata.
Dalle 9.30 alle 11, sono previsti diversi gruppi di discussione guidati e coordinati, all’interno dei quali i partecipanti saranno invitati a fare una vera e propria maratona di riflessione su un tema specifico. Ogni gruppo sarà condotto da un moderatore, e vedrà la partecipazione di un esperto tecnico con specifiche esperienze. Il lavoro del gruppo dovrà concludersi con due domande da porre all’assemblea della fase plenaria.
Dalle 11.30 alle 12.30 si svolgerà appunto la fase plenaria, nella quale gli esperti tecnici e i referenti politici avranno tempi rigorosamente contingentati per rispondere alle domande che ogni gruppo tematico porrà loro. Al termine della plenaria, un esperto di progettazione europea e di strategie di finanza agevolata concluderà la discussione presentando le possibilità di progetti a valenza europea sui temi della giornata.
Infine, dalle 12.45 alle 13, la fase della “Responsabilità”: a tutti i partecipanti sarà richiesta la disponibilità a iniziare a lavorare su un progetto da sottoporre ai bandi suggeriti nella sessione precedente, al fine di attivare un percorso che non veda la mera discussione fine a se stessa, ma un vero lavoro di costruzione di progetti per la città. Sarà richiesto a tutti i partecipanti di dare direttamente le loro disponibilità per competenze.
La giornata di lavoro sarà dunque l’avvio di un vero percorso di progettazione che vedrà coinvolti tutti i soggetti che lo riterranno opportuno in gruppi di progettazione specifici, con precisi compiti e scadenze, al fine di condurre il percorso verso un obiettivo quantitativo e qualitativo.
I gruppi tematici ed i dettagli del progetto sono concordati e coordinati con l’ufficio tecnico mobilità del Comune di Ravenna; li si può trovare al link http://kireco.eu/events/mobility-hacktone/
“Riteniamo che il ruolo delle imprese debba anche essere di impegno politico, inteso come responsabilità nel miglioramento del territorio in cui quotidianamente operiamo, mettendo a disposizione le competenze di cui siamo portatori”, sottolinea Antonio Lazzari, presidente di Kirecò. “L’intento delle nostre iniziative è quello di fornire un contributo tecnico, di aprire spazi di discussione messi a disposizione della collettività sui temi centrali dell’attività di Kirecò, ovvero la sostenibilità ambientale e il rapporto fra cittadino e territorio”.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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