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da: organizzatori

LyondellBasell e l’orchestra Antiqua Estensis di Ferrara, in occasione del Santo co-Patrono di Ferrara, San Maurelio, già Vescovo della Città estense, organizza Un Pranzo per Biglietto, Primo Concerto di Beneficenza presso la Basilica di San Giorgio fuori le mura (Piazzale San Giorgio, 29 – Ferrara) ore 20:30, in collaborazione con la Parrocchia di San Giorgio e la Caritas di Ferrara.

Parteciperanno l’Orchestra ANTIQUA ESTENSIS, i cori CRYSTAL TEARS e EUPHONE’ con vari strumenti e cantanti solisti che saranno diretti dal MO Stefano Squarzina.

Per accedere al concerto, invece del consueto biglietto, ogni ospite dovrà offrire un alimento a scelta – pasta, riso, olio, scatolame di vario tipo, zucchero, qualsiasi altro prodotto a lunga conservazione – che sarà donato alla CARITAS di Ferrara per la gestione della mensa.

Programma del concerto

Prima parte

Johann Sebastian Bach (1683 – 1750)
CONCERTO in Re minore per 2 Violini, Archi e Basso Continuo BWV 1043
Vivace – Adagio – Allegro
Violini: Sofia De Falco, Matteo Sartori

Dietrich Buxtehude (1637 – 1707)
MEMBRA JESU NOSTRI PATIENTIS SANCTISSIMA BuxWV 75
Per Soli, Coro e Orchestra d’Archi
N. 1 Ad Pedes – Ecce super montes pedes
N. 2 Ad genua – Ad ubera portabimini
N. 3 Ad manus – Quid sunt plagae iste
N. 4 Ad Latus – Surge amica mea
N. 5 Ad Pectus – Sicut modo geniti
N. 6 Ad Cor – Vulnerasti cor meum
N. 7 Ad Faciem – Illustra faciem tua
Soprano: Elettra De Biasi, Marianna De Biasi

Seconda parte

Giovanni Battista Pergolesi (1710 – 1736)
CONCERTO in Sol maggiore per Flauto, Violini e Basso Continuo
Allegro – Largo – Presto
Flauto: Laura Trapani

Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
GLORIA in Re maggiore RV 589 per Soli, Coro a 4 Voci miste e Orchestra
N. 1 Gloria – Allegro
N. 2 Et in terra pax hominibus – Andante
N. 3 Laudamus te – Allegro
N. 4 Gratias agimus tibi – Adagio
N. 5 Propter magnam gloriam – Allegro
N. 6 Domine Jesu – Largo
N. 7 Domine Fili Unigenite – Allegro
N. 8 Domine Deus, Agnus Dei – Adagio
N. 9 Qui tollis peccata mundi – Adagio
N. 10 Qui sedes ad dexteram – Allegro
N. 11 Quoniam tu solus Sanctus – Allegro
N. 12 Cum Sancto Spiritu – Allegro
Soprano: Silvia Marcolongo, Magda Iazzetta
Contraltista: Lorenzo Venturoli
Oboe: Maria Eleonora Di Nino
Tromba: Pasquale Paterra

Altri partecipanti:
Coro Polifonico Crystal Tears di Belluno (preparatore M° Stefano Squarzina)
Coro Polifonico Euphoné di Ferrara (Preparatore M° Silvia Marcolongo)
Orchestra d’archi “Antiqua Estensis” di Ferrara diretta dal M° Stefano Squarzina.
Violini: Eunsaem An, Carlotta Travaglini, Simone Baroni, Michele Rimondi, Matteo Sartori, Stefano Franzoni, Edoardo Piva, Floriana Stefano, Francesco Menini, Giulio Tobia Signorile, Pasquale De Pinto
Viole: Martina Sartori, Marta Fergnani
Violoncelli: Luca De Falco, Franco Sartori
C.basso: Alessandra Bozza
Cembalo: Marco Ghirotti

L’orchestra “Antiqua Estensis”, che da qualche anno svolge attività artistica musicale, è formata principalmente da giovani musicisti ferraresi agli ultimi anni di conservatorio o già diplomati assieme a musicisti con lunga esperienza musicale che hanno contribuito alla preparazione e all’organizzazione degli eventi.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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