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Da: Organizzatori

A causa del maltempo, l’inaugurazione del Ferrara Balloons Festival 2019 slitta a domani, sabato 7 settembre, alle 15.45. A rendere omaggio alla città di Ferrara e alla manifestazione sulle mongolfiere più importante d’Italia, giunta alla XV edizione, sono le Frecce Tricolori, in sorvolo sul Parco urbano “Giorgio Bassani” alle 16.00.
Lo spettacolare passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare s’inserisce in un programma di attività molto ricco, che inizia alle 7.00 con il volo libero delle mongolfiere, da quelle classiche a forma di lampadina alle special shapes con le fattezze di pirati, animali, bottiglie di Coca-Cola e altri soggetti. I voli vincolati cominciano alle 10.30 nelle aree di Renault (gold sponsor) e di QN, e riprendono nel pomeriggio accanto ai voli liberi. Pausa alle 15.00, quando i piloti del Festival accolgono il pubblico dentro gli aerostati, per rivelare alcuni dei segreti che li fanno volare (Mongolfiere Aperte).
A partire dalle 10.00, porte aperte a Pompieropoli, dove operatori dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco accompagnano i piccoli in prove di destrezza e simulazioni delle operazioni da compiere in caso di incendio, promuovendoli a “pompieri per un giorno”.
Alla stessa ora inizia il Battesimo della sella, per scoprire il mondo dei cavalli attraverso giochi, laboratori, passeggiate e spettacoli.
Tra le proposte legate allo sport, Gioca col campione!, dedicato dalla Niagara 4 Torri Volley Ferrara a chi vuole provare la pallavolo, il tiro con l’arco, a cura della Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti, e la pallacanestro, con tornei ed esibizioni insieme alla Scuola Basket Ferrara.
StradAmica, il percorso di sicurezza stradale con mini auto elettriche, attende i più piccoli per insegnare loro il codice stradale facendoli divertire.
Dopo aver fatto atterrare il suo elicottero TH-500, l’Aeronautica Militare – C.O.A. Poggio Renatico e A.A.A. Sezione Ferrara espone nel proprio stand interattivo il cockpit dello storico velivolo F-104, del Tornado e dei mezzi di supporto all’attività e alla difesa aerea, insieme alla tenda meteo. Chi vuole provare l’emozione del volo, può approfittare del simulatore dinamico e di Celestino, per i bambini. L’Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale di Ferrara mostra come funziona una stazione di coordinamento delle operazioni militari. Nell’area della Guardia di Finanza – protagonista alle 14.00 anche con le proprie unità cinofile – sono visibili le attrezzature specialistiche del comparto aeronavale e in quella della Polizia Penitenziaria (sempre dalle 14.00) la radiomobile e altre strumentazioni di servizio.
Informazioni sul sistema di raccolta dei rifiuti e laboratori di riciclo creativo nello stand del Gruppo Hera; screening e consulenze gratuite in quello di AFM – Farmacie Comunali Ferrara.
Lungo tutto l’arco della giornata, grande attenzione ai bambini, con i laboratori creativi e il truccabimbi, Winter Wonderland Experience (gonfiabili, tappeti elastici, ponte tibetano, rulli acquatici e pista di quad) e il Circo Artisti Famiglia Rossi, sotto il cui tendone si alternano mangiafuoco, cowboy, show di bolle e contorsionisti.
L’atmosfera si fa rinascimentale alle 16.30, con la rievocazione storica messa in scena dai musici e dagli sbandieratori delle contrade dell’Ente Palio di Ferrara.
Ancora sport nel pomeriggio, tra la caccia al tesoro, l’orienteering e le attività motorie promossi dal Coni Point Ferrara, lo stand up paddle (a cura di Delta Sup), l’uguale ed opposto di Uastamasta e lo zumba (Curves). Alle 17.30 la Niagara 4 Torri Volley Ferrara presenta la prima squadra di serie B e mezz’ora dopo la Scuola Basket Ferrara introduce i campioni nazionali di baskin (la disciplina che unisce disabili e normodotati).
Chiusura in musica con un doppio appuntamento serale: dalle 18.30, nel Villaggio della Musica, primo live dell’Estense Music Academy con il concerto pop-rock del gruppo “On Tour”. E a seguire, il suggestivo Ballooning Rhapsody – A Night Glow at the Opera, con le mongolfiere illuminate sulle immortali note dei Queen.

Domani l’ingresso al Parco è gratuito per i minori di 12 anni e a pagamento (5 euro) per gli over 12.

Per ulteriori informazioni: ferrarafestival.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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