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Da: Il Gruppo dei 10

“A Kramer piaceva così”
Tutte le direzioni in summertime 2019 
Sabato 7 Settembre / Bar Ragno (Comacchio, Ferrara)
Gianni Coscia Quartet

Gianni Coscia – fisarmonica
Carlo Uboldi – pianoforte
Riccardo Fioravanti – contrabbasso
Ellade Bandini – batteria

Tutte le Direzioni in Summertime 2019 volge alla fine. A più di vent’anni dalla pubblicazione del disco “A Kramer piaceva così” (originariamente prodotto dalla Gold Event ed entrato poi nel catalogo “Blue Tower”, etichetta produttrice dei cd “Musica” e “Ammore” dei Blue Napoli e “Nostaljazz” di Bruno Lauzi), ritorna il Gianni Coscia Quartet con un concerto tributo al Maestro Gorni Kramer, che si terrà sabato 7 settembre al Bar Ragno di Comacchio (Ferrara). Il concerto chiuderà la rassegna estiva organizzata da Il Gruppo dei 10 tra il locale della città lagunare e lo Spirito di Vigarano Mainarda.

Per via del nome dal suono esotico, una parte del pubblico italiano ha creduto a lungo che Kramer fosse straniero. In realtà era nato a Rivarolo Mantovano, in provincia di Mantova. Fu il padre, appassionato di ciclismo, a scegliere il doppio nome Francesco Kramer in omaggio a Frank Kramer, campione del mondo su pista nel 1912. Compositore e direttore d’orchestra, con i suoi baffetti e i modi da gentiluomo, Gorni ha scritto la musica che ha accompagnato l’infanzia in bianco e nero della generazione degli attuali sessantenni, con un occhio al jazz e uno alla musica dei grandi maestri americani quali Porter e Gershwin, tanto per citarne alcuni.

Everardo Dalla Noce, estensore delle note introduttive al cd “A Kramer piaceva così”, ha scritto che “Gorni Kramer si è portato dentro, per l’intera sua esistenza, il jazz come culto, come tesoro inseparabile, come convinzione assoluta, come religione. Talento? Forse è dire poco. E’ dire poco se si tiene conto che il suo fu strumento insolito per proporre l’anima musicale di New Orleans, la fisarmonica. A bottoni, che azionava senza mai guardare, senza mai sfiorare una nota che non fosse quella giusta”.

In occasione di questa rassegna di concerti, la cui organizzazione è affidata a Blue Tower, il quartetto di Gianni Coscia, con la formazione che vede Carlo Uboldi al pianoforte, con Riccardo Fioravanti (a sostituire l’indimenticato Luciano Milanese) al contrabbasso ed Ellade Bandini alla batteria, ripresenterà quell’atmosfera fuori dal tempo, che ci avvicina a un mondo di baci a mezzanotte (di cui era opportuno non fidarsi), di donne per le quali si faceva tutto, di vecchi palchi della Scala, un mondo che sta inevitabilmente scomparendo, se non è già scomparso.

Attorno alle melodie che scatenano meccanismi inarrestabili di ricordi, Coscia e il suo gruppo ricamano una musica composita e al tempo stesso orecchiabile, ne indagano le semplici armonie e sembrano divertirsi profondamente. I suoni riproposti sono quelli degli anni Sessanta, quelli che uscivano dalla tv distrattamente accesa, dopo il Carosello. Difficile non rimanere catturati e coinvolti da questa musica levigata e leggera, eppure ricca di tessiture armoniche, di sprazzi free e imprevisti, spruzzata di jazz, il tutto venato di sottile malinconia.

Il concerto inizia alle 21. Per informazioni e prenotazioni: Bar Ragno – via Cavour 1, Comacchio (Ferrara), 0533.81284, 339.4993724. Tutte le informazioni degli eventi in programma si potranno trovare anche sulla pagina Facebook de Il Gruppo dei 10.

L’evento è ideato da Il Gruppo dei 10, realtà nata nel 2010 da alcuni ferraresi desiderosi di arricchire il panorama culturale estense con concerti dedicati al jazz (ma non solo).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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