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Da: Organizzatori
Sabato 11 e domenica 12, mattina e pomeriggio, +Europa sarà in Corso Martiri della Libertà con un tavolo, al Volto del Cavallo, per distribuire informazione elettorale ai ferraresi.
Saremo anche lì in attesa dell’uomo di Salvini candidato sindaco a Ferrara. Contiamo che venga a trovarci per rispondere alle 10 domande (scomode) che gli abbiamo pubblicamente rivolto già una settimana fa. Siamo ancora in attesa della sua risposta. Continueremo a rinnovare queste 10 domande fino al termine della campagna elettorale.
Di seguito le 10 domande:

10 domande (scomode) al candidato della Lega a Ferrara

1) Per la Liberazione, Salvini ha volutamente ignorato le celebrazioni. Lei è stato d’accordo con l’atteggiamento del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
2) A Lodi alcuni bambini figli di migranti non hanno più potuto accedere alle mense scolastiche e si sono dovuti accontentare dei panini portati da casa per la decisione di Sara Casanova, sindaca della Lega. Lei è stato d’accordo con l’iniziativa della Casanova? Se no, ha scritto al suo segretario Salvini per comunicarglielo?
3) “Qualche calcio in culo a qualche giornalista servo infame cominceremo a tirarlo. Diamogli almeno un motivo di dire che siamo cattivi”. Parole di Salvini. Lei è stato d’accordo con le parole del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
4) “Pontida 2009. Un video mostra Salvini con un bicchiere di birra in mano e attorniato da un gruppo di persone che canta un ritornello: “Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani….”. Lei è stato d’accordo con i versi del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?”.
5) Salvini ha scritto: “Bisogna salvare chiunque in mezzo al mare, ma poi riportarlo indietro. Bisogna scaricarli sulle spiagge, con una bella pacca sulla spalla, un sacchetto di noccioline e un gelato”. Lei è stato d’accordo con le parole del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
6) A proposito di un bambino in una coppia gay Salvini ha scritto: “Se cresce con genitori o un genitore gay parte da un gradino più sotto. Parte con un handicap”. Lei è stato d’accordo con le parole del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
7) Salvini ha scritto: “Quando saremo al governo polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le città. La nostra sarà una pulizia etnica controllata, la stessa che stanno subendo gli italiani, oppressi dai clandestini”. Lei è stato d’accordo con le parole del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
8) “Politicamente parlando Ciampi è stato uno dei traditori dell’Italia e degli italiani. Uno dei complici della svendita dell’Italia e degli italiani ai poteri forti, ai massoni, ai banchieri e ai vecchi finanzieri”. Parole di Salvini. Lei è stato d’accordo con le parole del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
9) Luglio 2016, durante un’allegra serata per soli padani a Soncino, Salvini fa il gradasso sul palco con una bambola gonfiabile che dice di essere Laura Boldrini. Ilarità e pernacchie con le ascelle tra gli astanti. Lei è stato d’accordo con l’atteggiamento del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?
10) Con i soliti toni, Salvini mette alla berlina una disgraziata filmata mentre cerca cibo in un cassonetto. E scrive: “Io sto con i lavoratori […] e non con le rom frugatrici”. Lei è stato d’accordo con le parole del suo capo? Se no, gli ha scritto per comunicarglielo?

Cordiali saluti.
Mario Zamorani
Coordinatore +Europa di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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