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Da Made eventi

La XV Sagra del Radicchio di Bosco Mesola apre al pubblico il 22 settembre
Sabato 23 alle 17 l’inaugurazione ufficiale con il Palio di Serravalle e la Fanfara Orobica
BOSCO MESOLA (FE). Dopo il successo della serata di mercoledì 20 settembre, quando i 300 ragazzi del Forum Mondiale dei Giovani MAB UNESCO hanno potuto gustare in anteprima i deliziosi piatti a base di radicchio, venerdì 22 settembre apre la XV Sagra del Radicchio di Bosco Mesola. Coperto e riscaldato, lo stand gastronomico di circa 600mq sarà interamente dedicato al radicchio, e si potranno gustare inediti abbinamenti anche con il pesce o con qualche piccolo tocco di montagna. Grande attenzione anche alla carta dei vini, con le migliori cantine del Triveneto che proporranno i loro migliori prodotti.
Organizzata per il secondo anno consecutivo dall’Associazione Turistica Pro Loco Bosco con il patrocinio del Comune di Mesola e la collaborazione di C.A.S.A. Mesola la manifestazione, che nel 2016 ha visto la presenza di oltre 5000 persone, avrà la sua cerimonia inaugurale vera e propria sabato 23 settembre alle ore 17 con la sfilata e l’esibizione in Piazza Vittorio Veneto del Palio di Serravalle ed il concerto della Fanfara Orobica presso l’area spettacoli.
Già da sabato inizieranno anche le visite guidate nel territorio, uno dei punti di forza di questa sagra che ha come obiettivo non solo la promozione della gastronomia locale ma anche del territorio, inserito nella meravigliosa cornice della Riserva di Biosfera Delta del Po. La prima escursione sarà “Boscone al chiaro di luna” con partenza alle 20.30, una suggestiva passeggiata notturna nel Bosco della Mesola a cura del Corpo Forestale dello Stato (prenotazione obbligatoria al 391/7418404)
Sempre sabato ci sarà spazio anche ai festeggiamenti del 10° anniversario del gemellaggio Mesola e Nérac, con il concerto del Conservatorio di Adria e la straordinaria partecipazione della corale di Nérac alle ore 21 presso il teatro comunale “Il Nuovo” di Bosco Mesola. Nell’area spettacoli della Sagra, in contemporanea, ci si potrà scatenare con la Kriss Groove Band e il suo tributo alla musica degli anni ‘70/’80.
Domenica 24 spazio al rombo dei motori con la tradizionale “Motobenedizione del Radicchio”, realizzata in collaborazione con Gli Amici della Moto di Bosco, alle escursioni naturalistiche, all’estrazione della Tombola che mette in palio complessivamente 10˙000 euro e, alle ore 21 presso il teatro comunale “Il Nuovo”, al concerto del Gruppo Mandolinistico Codigorese con la partecipazione della Corale di Nérac.
Un primo week end ricchissimo che è solo l’inizio di una delle sagre storicamente più importanti del territorio, che quest’anno si concluderà lunedì 2 ottobre. Per informazioni sul programma completo, www.sagradelradicchio.it o su facebook la pagina “Associazione Turistica Pro Loco Bosco”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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