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da: Ufficio Stampa e Comunicazione MEC&Partners

Saie 2015 (BolognaFiere 14 – 17 Ottobre 2015): sabato 17 ottobre, quarto e ultimo giorno dell’esposizione, tutti gli appuntamenti per progettare, costruire e abitare la casa del futuro

La quarta e ultima giornata del Saie Smart House 2015 riserva un calendario ricco di appuntamenti a partire dai premi che verranno assegnati, fino agli incontri e workshop che tracceranno un bilancio del lavoro fatto in questi giorni. Alle 10.00 appuntamento nell’Area Federbeton (Padiglione 25) con la presentazione e la premiazione dei vincitori del Premio Ri.U.So, bando per la selezione dei progetti di riqualificazione architettonica e funzionale di spazi urbani che ha visto la partecipazione di quasi 300 progetti. L’evento è promosso dal Consiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori in collaborazione con Saie, Ance e Legambiente.
Si rinnova a Saie Smart House anche l’appuntamento con altri due premi che valorizzano competenze specifiche: Carrell Trophy (Area 44) dove esperti carrellisti, appartenenti a Rivendite di Materiali Edili di tutta Italia, sono invitati ad eseguire un percorso di gara alla guida del carrello elevatore per dimostrare la loro abilità e la premiazione di EdilTrophy (organizzata da Formedil) alle 15.30 nello Smart House Living del Centro Servizi, per eleggere il muratore dell’anno con una sfida finale che prevede la realizzazione di due manufatti altamente innovativi. Ma già dalla mattina (alle 8.30 in Piazza della Costituzione) sarà possibile osservare all’opera le 20 squadre selezionate dalle gare regionali e provinciali, 9 formate da muratori esperti e 11 da giovani per un totale di 40 operai dell’edilizia.
Cosa succede nell’area Smart House Living:
Si parte alle 10.00 con il Forum Culture & Hope che si concentrerà sul paradigma culturale del cambiamento: gli interventi in programma hanno un taglio informativo e educativo, ma soprattutto intendono incoraggiare a partecipare al cambiamento che si fonda anche su un nuovo modo di abitare la casa e il pianeta. Ad aprire l’incontro, Norbert Lantschner (Coordinatore scientifico di Saie Smart House) terrà un intervento su Culture Evolution – Dalla Società della Crescita alla Civiltà della Vita.
All Digital Smart Building – La tecnologia per il rilancio dell’edilizia (Padiglione 33/34)
Ultimo appuntamento tra costruttori, ingegneri, progettisti, impiantisti, installatori, imprese di costruzioni e amministratori di condominio per informarsi e formarsi sulle tematiche relative all’edificio digitale. Alle
10.00 il convegno su come progettare abitazioni integrate. Realizzare impianti tecnologici innovativi è il tema dell’incontro delle 11.30 (Sala Meucci) “Le comunicazioni elettroniche per l’intrattenimento”. Organizzato da Confartigianato lo scopo è fornire indicazioni e suggerimenti per un’applicazione puntuale di regole tecniche e legislative da seguire a installatori e addetti della filiera edile.
Architechnology – (Padiglione 26)
Edificare oggi vuol dire farlo in maniera sostenibile, utilizzando tecniche innovative a basso impatto ambientale. È ciò di cui si discuterà dalle 10.30 di oggi nell’incontro dal titolo: “Innovazioni e tecniche applicative per il costruire sostenibile. Nuovi materiali”.
Saie Academy – (Padiglione 26)
Si tratta della formazione d’eccellenza proposta da Saie Smart House che quest’anno presenta 21 corsi di alta formazione con più di 50 docenti coinvolti – con rilascio di crediti formativi – realizzati in collaborazione con i Consigli Nazionali delle Professioni e le Università italiane. Alle 10.00 (Sala B) si parla dell’uso del verde nelle coperture e nelle facciate, non solo per una questione estetica, ma anche come soluzione in grado di ridurre il problema delle isole di calore, migliorare la resilienza idraulica delle città e combattere l’inquinamento urbano.
Certificazione energetica – Padiglione 16 ammezzato
Un edificio oltre a rispettare i parametri per il risparmio energetico ha bisogno di controlli e verifiche continue. Di questo si discuterà alle 9.00 (Sala Opera) nel seminario organizzato da Ervet (Organismo regionale di Accreditamento per la presentazione del nuovo applicativo Sace) “La certificazione energetica degli edifici in Emilia-Romagna”. Punto di partenza della discussione sarà la nuova disciplina regionale in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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