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da: Ufficio Stampa e Comunicazione MEC&Partners

Il Centro Servizi di BolognaFiere, durante SAIE Smart House, è diventato una grande arena di idee, applicazioni concrete e soluzioni tecnologiche innovative per progettare, costruire e abitare le case di domani. È nato così Smart House Living, un progetto che si compone di 4 anime: una mostra – Smart House Solution – in cui è rappresentata la nuova cultura dell’abitare sostenibile, per permettere ai visitatori di ‘toccare con mano’ applicazioni concrete e soluzioni tecnologiche innovative; un percorso ludico e partecipativo – la Ruota della Sostenibilità – per avvicinare il pubblico alla cultura a “triplo zero” (zero consumi, zero emissioni, zero rifiuti); Quattro Forum di approfondimento sui temi del progettare, costruire e abitare le case di domani; la BIG Energy Idea, ovvero una ‘emotional room’ dell’innovazione raccontata attraverso video e suoni: un progetto che vuole motivare al cambiamento attraverso la conoscenza.
Dettaglio mostra Smart House Solution – ecco i prodotti innovativi:
– Italcementi, insieme a Calcestruzzi e BravBLOC, espone un sistema di partizione verticale e orizzontale con prestazioni isolanti del 70% superiori a quanto prescritto dalle normative in vigore. Una vera e propria porzione di edificio per il mercato della rigenerazione urbana e della ristrutturazione.
– Andil, insieme all’Università di Padova, ha sviluppato un progetto di tamponature antisismiche avanzate, che prevede l’inserimento di giunti deformabili all’interno della parete di laterizio. Obiettivo di Insysme è realizzare nuovi sistemi costruttivi che migliorino gli effetti d’interazione con il telaio di un edificio mantenendo inalterate le altre prestazioni – energetiche ed acustiche – richieste dalla normativa.
– Fibrenet presenta la linea Fibrebuild che trova applicazione negli interventi di consolidamento strutturale e messa in sicurezza in sostituzione di prodotti tradizionali. Tutti i sistemi possono essere utilizzati per il consolidamento strutturale di edifici esistenti soggetti a vincolo architettonico e monumentale in quanto impiegano fibre di vetro, carbonio e acciaio nel rispetto delle prescrizioni normative di conservazione e tutela.
– Ricerca e innovazione hanno portato Isotex allo studio e realizzazione di un nuovo modello di blocco, fortemente migliorato dal punto di vista dell’isolamento termico e nella capacità portante, che risulta aumentata del 45%.
– Imola Tecnica richiama l’attenzione del visitatore con le nuove facciate ventilate: una soluzione per risolvere l’accresciuto bisogno di isolamento esterno degli edifici, in particolare quelli esistenti, in grado di proteggere l’edificio dagli agenti atmosferici, di arricchirne il valore estetico personalizzando a piacere l’involucro esterno e nel contempo soddisfa i nuovi e necessari requisiti di isolamento termico.
– Energyntegration presenta all’interno dello Smart House Living un prodotto innovativo che consiste
nell’integrazione delle funzioni fotovoltaica e termica in elementi di copertura, nella tonalità di colore desiderata, montati direttamente sulla orditura del tetto.
– Dalla volontà di migliorare quanto già costruito, nasce il sistema Stille che si basa su terminali in ambiente per la climatizzazione estiva e il riscaldamento invernale a bassissima temperatura e adatto ad essere utilizzato per la riqualificazione energetica di edifici con impianto di riscaldamento a radiatori.
– Solarspot con Solarspot e Ledsolarspot presenta due soluzioni che captano la luce naturale e la irradiano negli ambienti, assicurando il benessere di chi li occupa. Una proposta “green” che garantisce un notevole risparmio, senza però rinunciare ad un flusso energetico costante grazie alla somma e combinazione dell’energia naturale ed elettrica.
– L’azienda Alpac presenta a Saie il monoblocco che integra la Ventilazione Meccanica Controllata nel sistema di chiusura del foro finestra, per un’alta efficienza energetica e un diminuito impatto impiantistico.
– Per rendere più adatte ad un clima mediterraneo le costruzioni leggere è necessario renderle in qualche modo più “pesanti”, aumentando la loro capacità termica: su questo Rubner Haus in collaborazione con il Team dell’Università di Roma Tre, ha realizzato una nuova parete che prevede elementi strutturali ed isolamento in fibra di legno al centro, un efficace cappotto esterno e una finitura con una intercapedine di ventilazione per evitare il surriscaldamento della radiazione solare.
– Ruredil alla Smart House Solution presenta un nuovo sistema costruttivo, versatile, pratico e performante, ad elevata prestazione e innovazione per rivestimenti architettonici e conservativi, da un lato esaltando il design creativo e la libertà architettonica, dall’altro svolgendo la funzione di consolidamento e di ripristino strutturale.
– Stare freschi d’estate e al caldo in inverno, risparmiando sulle bollette e senza mai rinunciare al comfort, all’illuminazione e al silenzio: grazie ad una vetrata isolante, prodotto di punta dell’azienda Saint Gobain, che associa ad elevatissime performance di protezione termica un’ottima trasparenza abbinata ad una incredibile capacità di abbattimento acustico, lasciando quindi fuori i rumori della città.
– L’inquinamento interno è 5 volte superiore all’inquinamento esterno, ovvero negli ambienti chiusi, dove passiamo il 90% del nostro tempo, respiriamo impurità maggiori di quante non ne respiriamo all’esterno, è per questo motivo che Saint-Gobain ha sviluppato un sistema di costruzione a secco e umido che possa preservare la buona qualità dell’aria interna usando prodotti che non emettono formaldeide.
– Abk Group presenta Auto-Leveling, nuova tecnologia che consente perfetta planarità e facilità di posa anche con le piastrelle di grande formato e che si basa sull’impiego di impasti a base di materie prime per loro natura altamente stabili e resistenti, ma al tempo stesso ad elevata plasticità, unito ad una specifica lavorazione, studiata e sviluppata esclusivamente nei laboratori di Abk.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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