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Da:Il Baule Volante Ufficio Stampa

Sabato 29 Dicembre alle ore 16,00 la ventunesima edizione della rassegna natalizia “Babbo Natale, Gnomi e Folletti” prosegue, come di consueto, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con lo spettacolo “I TRE PORCELLINI, l’arcinota storia, raccontata dallo sfortunatissimo lupo” di Pandemonium Teatro la compagnia storica della città di Bergamo che presenta uno spettacolo dal sapore genuinamente comico.

La storia che viene narrata sul palco scenico è quella classica, nota ai più: Tre fratellini vivevano insieme, nel porcile di una fattoria: “Fammi entrare”. “Stringiti”. “Ahia, smettila di spingere”. “Ma sei ingrassato ancora”. “Fammi posto, dai tirati in là”. “Sei proprio grasso come un porco!”. “Senti chi parla, lo stinco di santo!”.
… Beh, c’era qualche problema di spazio. E lo spazio vitale per potersi esprimere!
Il divertente spettacolo di Pandemonium Teatro che vede in scena Tiziano Manzini in persona – lo storico artista che ha segnato il cammino della compagnia bergamasca – seguirà poi gli eroi porcelli nei loro tentativi di “metter su casa” e nella loro lotta contro la voglia irrefrenabile di cosciotti e zamponi di maiale del LUPO, l’eternamente affamato!
Porcellini, porcelloni, case, casine, lupi, uomini-lupo, magari pirati. Per di più lui, il lupo affamato ma molto, molto sfortunato, è un appassionato di salumi, prosciutti e in genere della carne di maiale. Ma non è finita! Se il lupo è anche un appassionato del fai da te, gli piacciono gli imbonitori televisivi e ama canticchiare canzoncine per bambini, come andrà a finire la storia?
Manzini ci presenta uno spettacolo in bilico fra gioco e narrazione, fra paura e ironia, fra solide pareti e fantasmatiche evocazioni in un susseguirsi di battute, scherzi e risate per un pomeriggio di genuino divertimento dedicato proprio a tutta la famiglia.
Pandemonium Teatro si occupa, da quasi trent’anni, di Teatro Ragazzi. Il lavoro della compagnia si caratterizza per la ricerca di una nuova drammaturgia e per una crescente attenzione alla narrazione teatrale, intesa come spazio dove favorire l’attore-creatore. L’oralità, la nuova drammaturgia e la riflessione sullo spazio teatrale sono quindi gli elementi-base delle produzioni di questa che a tutti gli effetti è la più storica e nota compagnia bergamasca e che spaziano dal comico al drammatico. A Bergamo Pandemonium organizza laboratori teatrali e rassegne per le scuole del territorio, conferendo un’attenzione particolare al rapporto fra teatro ed educazione, oltre a rassegne dedicate alle famiglie per conto di varie Amministrazioni Comunali sul territorio della Lombardia. Da molti anni Pandemonium è sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali quale Centro di Produzione Teatrale e dalla Regione Lombardia.

Per tutti i bambini dai 4 ai 10 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,00 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,00)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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