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La sindrome emorroidale è tra le più diffuse patologie nei paesi occidentali. A favorire l’infiammazione delle emorroidi è il nostro tipico stile di vita: dieta povera di fibre, stress, cibi spazzatura, cattiva postura, obesità e scarso movimento e poca attività fisica.

Ma cosa sono le emorroidi? Ognuno di noi le ha, perché servono a migliorare la continenza anale. Sono strutture vascolari del canale anale dotate di “valvole” che, aprendosi, favoriscono l’afflusso di sangue nell’ano, parte terminale del retto, molto ricco di vasi sanguigni, arterie e capillari. Così facendo si gonfiano, chiudendo l’ano e aiutando la continenza di liquidi e gas. Le emorroidi sono sia interne, ricoperte di mucosa rettale e quindi insensibili al dolore, sia esterne, ricoperte di una strato di pelle particolarmente sensibile.

Quando c’è un malfunzionamento del sistema che regola la tensione dei cuscinetti emorroidali, questi possono rimanere gonfi per lunghi periodi e, sformandosi, non rientrare nella loro posizione originale. Non c’è una causa univoca e precisa dell’insorgenza delle emorroidi, a provocare questa patologia è piuttosto una serie di fattori legati tra loro. Alla base possono esserci fattori meccanici, che dipendono, per esempio, da un indebolimento della mucosa del canale rettale dovuto all’età oppure a stipsi cronica. Ci sono però anche altri elementi che ne possono favorire lo sviluppo:

  • familiarità o predisposizione ereditaria;
  • diarrea cronica e/o abuso di lassativi;
  • dieta povera di fibre;
  • lavoro estenuante o sforzi eccessivi;
  • obesità;
  • vita sedentaria;
  • gravidanza;
  • alcune attività sportive come ciclismo, equitazione, motociclismo.

Esiste una classificazione delle emorroidi sulla base delle manifestazioni cliniche e che deve essere sempre diagnosticata dopo un attento esame clinico da parte del medico e/o dallo specialista proctologo.

Le emorroidi hanno una serie di sintomi molto precisi, non necessariamente tutti presenti:

  • sanguinamento durante la defecazione, con perdita di sangue rosso vivo;
  • dolore, di tipo acuto o cronico, legato alle emorroidi esterne, in genere è causato dall’insorgenza di una ragade, ematomi o ascessi;
  • prolasso: le emorroidi e la mucosa rettale fuoriescono dal canale anale;
  • prurito e bruciore anale, insieme ad una produzione eccessiva di muco che può causare anche lo sviluppo di infezioni o micosi.

Nei casi meno gravi spesso è sufficiente adottare piccoli accorgimenti per prevenire le fasi acute: è consigliabile praticare attività fisica e seguire una dieta ricca di fibre, in modo da mantenere un corretto e regolare transito intestinale e, di conseguenza, limitare l’insorgenza della patologia emorroidaria. È utile anche bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno: insieme a una dieta ricca di fibre, infatti, facilita l’evacuazione e favorisce l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Ecco i cibi da preferire in caso di stipsi e per prevenire le emorroidi:

  • legumi freschi e secchi come fagioli, lenticchie, piselli;
  • frutta secca come prugne secche, uvetta, fichi secchi, noci;
  • pane e pasta integrale;
  • frutta e verdura fresca;
  • avena e cereali integrali;
  • yogurt

Altri consigli utili:

  • consumare i pasti senza fretta e con regolarità;
  • dedicare tempo alla colazione.
  • non fare sforzi eccessivi ed evitare una defecazione prolungata.

Infine, lavarsi con acqua tiepida e sapone acido e asciugarsi tamponando delicatamente con un panno morbido. Evitare assolutamente l’applicazione di ghiaccio, che peggiora i sintomi, meglio utilizzare alcune pomate locali, che alleviano i sintomi e aiutano il rientro spontaneo delle emorroidi.

La regolare attività fisica deve mirare a tonificare gli arti inferiori e soprattutto i muscoli dei glutei. Tra le altre attività consigliate per scongiurare l’insorgenza delle emorroidi sintomatiche ci sono: il tapis roulant, la corsa, la ginnastica posturale, lo stretching dolce, gli esercizi di fitness, lo yoga ma anche il nuoto e gli esercizi di acquagym, tutte mirno a stimolare il rilassamento e, nello stesso tempo, la tonificazione della muscolatura addominale e del pavimento pelvico, oltre a favorire una regolare circolazione del sangue. Per prevenire la formazione della patologia emorroidaria si possono poi svolgere con costanza semplici esercizi basati sulla tecnica di tensione e rilascio della muscolatura che interessa il canale rettale: consistono nello stringere i glutei per due secondi e poi rilasciarli; il movimento deve essere eseguito più volte consecutivamente, diverse volte al giorno.

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Nuccio Russo

È osteopata ed esperto in tecniche ergonomiche e posturali, studioso e ricercatore in anatomia craniale per lo studio delle cefalee. E’ nato e risiede in Sicilia, opera come consulente in diverse città fra le quali Ferrara, ed è conferenziere internazionale in Biofisica informazionale. Ama lo sport e la cucina macrobiotica.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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