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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Salute, il presidente Bonaccini inaugura all’Irst di Meldola la nuova Risonanza magnetica nucleare 3 Tesla: “Quest’Istituto rappresenta un esempio di qualità nei servizi per la salute e nello studio scientifico”

Esami ancora più precisi, veloci e meno invasivi nella cura dei tumori. Con l’avvio della Risonanza Magnetica Nucleare 3 Tesla (RMN 3T), inaugurata oggi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’Istituto scientifico Romagnolo per la cura dei Tumori (IRST) di Meldola completa l’offerta di strumentazioni per la diagnostica ad alta specializzazione, diventando così una realtà all’avanguardia in Italia e in Europa nel campo della cura, della ricerca e della formazione in campo oncologico. La nuova RNM 3 T entrerà a pieno regime in aprile.
“La nostra priorità – ha detto, tra l’altro, il presidente – è creare posti di lavoro, garantendo quella qualità nei servizi sanitari che abbiamo trovato prendendo il testimone da chi ci ha preceduto. L’Istituto di Meldola rappresenta, in questo senso – ha aggiunto Bonaccini – , un esempio di qualità nei servizi per la salute e nello studio scientifico”.
Il modello acquisito dall’IRST di Meldola (investimento complessivo di 2,1 milioni di euro, di cui 1,8 da parte del privato no profit) rappresenta una delle ultime e più potenti evoluzioni di questa metodologia diagnostica disponibili in Italia. La nuova RMN 3T consentirà esami più precisi (sarà possibile analizzare strutture anatomiche della grandezza di un millimetro) e veloci, garantendo una visualizzazione in 3D degli organi molto dettagliata, sia dal punto di vista morfologico che funzionale. La piattaforme installata combina due tecniche non invasive: la diagnosi e analisi a livello microscopico e spettroscopico dei tessuti cancerosi e un macchinario per l’emissione di ultrasuoni ad alta intensità per “bruciare” le cellule maligne. Il sistema offre ai pazienti la possibilità di sottoporsi a questo nuovo trattamento non invasivo, più tollerabile e senza gli effetti collaterali negativi della chemio e della radioterapia, e da un’opzione terapeutica a coloro che non possono sottoporsi ad altre tipologie di trattamento.

L’IRST di Meldola è frutto di una partnership tra pubblico (Regione Emilia-Romagna, Azienda Usl della Romagna, Comune di Meldola) e il privato no profit (Istituto Oncologico Romagnolo e 5 fondazioni bancarie). La Regione è entrata nell’assetto societario dell’Istituto per rafforzarne il ruolo pubblico e la responsabilità di nodo delle attività oncologiche di assistenza e di ricerca.

Risonanze magnetiche, oltre 60 mln gli investimenti nelle aziende del Servizio sanitario regionale
Per una spesa complessiva di circa 10 milioni di euro, in regione a oggi risultano installate cinque RNM 3T così divise: Azienda Usl di Bologna-Ospedale Bellaria (installata nel 2005), Azienda Usl di Modena-Ospedale S. Agostino Estense (2007), Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma (2009), Istituto Ortopedico Rizzoli (2014), IRST di Meldola (2015). E’ prevista l’acquisizione di una RMN 3T per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara nel piano investimenti 2015-2017 in corso di programmazione, per un valore presunto di 1,5 milioni di euro. In totale, a fine 2013, risultavano installate nelle Aziende del Servizio sanitario regionale 49 risonanze magnetiche di modelli e versioni differenti. Valore complessivo di acquisto, circa 50 milioni di euro.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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