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Da ufficio stampa

Diminuiscono in Emilia Romagna i bambini sovrappeso e gli obesi, anche se i numeri sono ancora lontani da valori auspicabili. Lo afferma Coldiretti Emilia sulla base del quarto rapporto dell’indagine “Okkio alla salute” promosso dal ministero della Salute nelle scuole elementari, da cui risulta i bambini tra i 7 e i 10 anni con peso superiore alla norma nell’ultimo rapporto (2014) sono il 28,6% contro i 29,1% del 2008. I dati del rapporto – commenta Coldiretti Emilia Romagna – confermano la necessità di non abbassare la guardia e di continuare l’impegno per favorire stili di vita salutari, soprattutto a livello alimentare.

A fronte dei principi della sana alimentazione che prevedono l’assunzione di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura i dati del rapporto ministeriale evidenziano che solo il 43,3% consuma frutta più di 2-3 volte al giorno e solo il 29,6% consuma 2-3 porzioni giornaliere di verdura. Pur se i dati non sono ancora soddisfacenti – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna –il rapporto evidenzia un trend di miglioramenti relativo all’impegno delle scuole nel migliorare l’alimentazione dei ragazzi: in Emilia Romagna, infatti, il 68% delle scuole distribuisce ai bambini frutta o latte o yogurt nel corso della giornata, anche se qualche problema permane ancora – sottolinea Coldiretti regionale – per i distributori automatici presenti nel 48% delle scuole. Di queste solo la metà mette a disposizione alimenti salutari (succhi di frutta 44%, frutta fresca 4%, yogurt 8%), mentre nei distributori sono inoltre ancora presenti merendine-snack (43%) e bevande zuccherate (36%).

La maggiore attenzione all’alimentazione nelle scuole, che si è tradotta in una aumentata fornitura di frutta, è da attribuire – commenta Coldiretti – ad una maggiore collaborazione scuola/famiglia, ma anche all’adesione delle scuole a progetti locali e nazionali che incentivano una corretta alimentazione. Durante l’anno scolastico – ha rilevato lo studio del ministero della Salute – il 67,5% delle classi ha partecipato ad attività di promozione del consumo di alimenti sani con enti o associazioni.

Una di queste attività è il progetto di Educazione alla Campagna Amica che da oltre dieci anni è promosso nelle scuole dell’Emilia Romagna da Coldiretti donne impresa, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna. Il progetto rivolto alle scuole dell’Infanzia, alle primarie e secondarie, quest’anno ha per tema “Paesaggio rurale e produzioni tipiche – alla scoperta delle relazioni tra l’uomo, l’ambiente e l’agricoltura”. Si tratta di progetto formativo che ha l’obiettivo di sviluppare la stretta relazione tra il paesaggio rurale e il prodotto agricolo tipico della Regione Emilia Romagna per comprendere l’importanza della salvaguardia della biodiversità animale e vegetale, della coltivazione dei campi per la tutela del territorio e del consumo responsabile dei prodotti locali e di stagione. Proprio in questi giorni sono in distribuzione presso le scuole interessate al programma un apposito opuscolo che aiuterà alunni e insegnanti, con la collaborazione di esperti di Coldiretti, a scoprire i segreti della corretta alimentazione a partire dai prodotti locali, dall’attività agricola del territorio e dai paesaggi e le tradizioni che questa attività ha creato per apprendere comportamenti responsabili nelle scelte alimentari anche nel rispetto dell’ambiente, a partire dal consumo di produzioni locali, anche attraverso le 846 fattorie (delle quali 70 fattorie didattiche), i 194 mercati e le 23 botteghe italiane che fanno vendita diretta dal produttore al consumatore.

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COLDIRETTI


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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