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da: ufficio stampa Movimento 5 Stelle Regione Emilia-Romagna

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, commenta l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa di un documento sulle crisi bancarie e il sistema del ristoro. “Sbagliato equiparare cittadini che hanno fatto investimenti inconsapevoli agli speculatori”.

“La risoluzione del PD approvata oggi in aula è l’ennesima beffa nei confronti dei cittadini inconsapevoli truffati dal crac banche. Affidarsi, ancora una volta, al Governo equivale a non fare assolutamente niente. Al contrario noi volevamo in primo luogo tutelare le famiglie e i piccoli risparmiatori che sono stati coinvolti inconsapevolmente in questa storia, ma guarda caso la maggioranza ha votato contro la nostra proposta e i nostri emendamenti”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Politiche sociali, sull’approvazione arrivata oggi in aula di una risoluzione del PD sulle crisi bancarie e il meccanismo di ristoro degli obbligazionisti, in particolare per quel che riguarda la situazione della Carife a Ferrara. “Ancora una volta la maggioranza che da decenni governa la nostra regione lascia che a pagare siano sempre e solo i cittadini – spiega Raffaella Sensoli – Scegliendo di rimandare ancora tutto al Governo non fa nulla di concreto per tutelare quei cittadini truffati e che hanno avuto solo la colpa di fidarsi dell’istituto di credito del proprio territorio. Noi avevamo proposto, attraverso una risoluzione e una serie di emendamenti, che si tutelassero in primo luogo i cittadini più deboli e non gli speculatori. Si tratta di due realtà che non possono, e non devono, essere messe sullo stesso livello. Particolare che però il PD, con la loro risoluzione, ha di fatto ignorato. Per fortuna è stato approvato un nostro emendamento che estende gli interventi a tutte le vittime delle altre crisi bancarie che hanno riguardato il nostro territorio”. “Con il documento approvato oggi in Aula e al quale ci siamo opposti – conclude Raffella Sensoli – si decide di passare ancora una volta la palla al Governo che, come abbiamo avuto modo di verificare in queste ultime settimane non è assolutamente in grado di tutelare gli interessi di nessuno che non siano gli amici o i fidanzati del ministro di turno”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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