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San Leo, 5 luglio 2021 – Ad un anno di distanza dalla scomparsa del grande compositore, San Leo Festival dedica il terzo appuntamento dei dodici in programma a Ennio Morricone, cittadino onorario di San Leo.
Per dare la possibilità a tutti di tifare la Nazionale Italiana di calcio il concerto, programmato per martedì 6 luglio è stato posticipato a giovedì 8 luglio alle 21.30 sempre presso la Fortezza.

Il Festival lo ricorda con l’esecuzione delle colonne sonore più famose cui si somma la suggestione della proiezione dei corrispondenti brani dei film. “Mission”, “Per un pugno di dollari”, “C’era una volta in America”, “Indagine su un cittadino”, “C’era una volta il West”, “Il buono il brutto e il cattivo”, “Gli intoccabili”, “Malena”, “Metti una sera a cena”, sono i titoli dei film che ci accompagneranno in un amarcord suggestivo e toccante, con l’esecuzione delle musiche arrangiate da Marco Bucci a opera del Quartetto Amarcord: Marco Bucci, pianoforte, Ugo Galasso, clarinetto, Marco Papeschi, violino, Damiano Puliti, violoncello.

Marco Bucci, Damiano Puliti, Ugo Galasso, Marco Papeschi, una storia trentennale di musica e amicizia che porta nuovamente in pubblico un quartetto di eccellenza in occasione della speciale serata del San Leo Festival.

(Biglietto intero 15 euro, Ridotto 10 euro) 

Info e prenotazione obbligatoria al info@sanleo2000.it o 3395497576 (solo whatsapp) o 0541 926967 con ritiro del biglietto all’ingresso
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QUARTETTO AMARCORD

Marco Bucci

Diplomato in pianoforte al Conservatorio “A.Boito” di Parma, dopo studi di clavicembalo e composizione al “Cherubini” di Firenze, ha seguito corsi di perfezionamento con Orazio Frugoni al CIPIMF di Firenze (1984), di Musica contemporanea (1984) e di Analisi Musicale (1987) con Roman Vlad all’IIMC di Venezia, Musica per Film con Ennio Morricone all’Accademia Chigiana di Siena (1991/1992). Parallelamente all’attività didattica si è esibito in concerto da solo, in gruppi di musica da camera e in recitals con cantanti lirici, dal 1985 ha collaborato con varie compagnie teatrali in tournee in Italia e all’estero (tra le quali la “Compagnia della luna” di Nicola Piovani), arrangiatore di musica leggera ha diretto l’orchestra della “Compagnia Fiorentina Operette dal 1996 al 2006, avendo scritto inoltre le musiche di scena per spettacoli di prosa e il commento a vari documentari e film. Ultimamente ha lavorato per la Radio Svizzera Italiana componendo la colonna sonora del radiodramma “Giovanni Pascoli, mio fratello” di Massimo Navone andato in onda in sei puntate nell’ottobre 2010. Attualmente in tournèe con gli spettacoli “Volare”e“Gran Varietà “ con Gennaro Cannavacciuolo, ha curato le musiche di “Il libro cuore ed altre storie”, spettacolo di Lucia Poli per la regia di Angelo Savelli.

Ugo Galasso

Clarinettista e flautista; con il flauto dolce e i clarinetti antichi collabora con importanti ensembles di musica antica, principalmente Modo Antiquo, ma anche L’Homme Armé, la Cappella Ducale di Venezia, l’Accademia degli Astrusi, l’Orchestra RAI di Roma, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e l’Orchestra Regionale dell’Emila Romagna, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con musiche barocche classiche e contemporanee.
Ha registrato per Tactus, Nuova Era, Rivo Alto, WDR, Ema Records, Amadeus e Dinamic.
Affianca all’attività di esecutore quella di insegnante di clarinetto presso il Liceo musicale “Dante” di Firenze.

Dal 1993 suona anche nel “Concerto delle ocarine”, con repertorio originale dell’inizio del Novecento per settimino di ocarine, con il quale ensemble avrebbe anche partecipato ad una tournèe in Corea, se solo non avesse una comprensibile paura dell’aeroplano.

Marco Papeschi

Violinista, docente, direttore artistico di rassegne musicali e stage teatrali per giovani.

Diplomatosi a pieni voti al Conservatorio L. Cherubini di Firenze, vince nello stesso anno il concorso per posto stabile di violino nell’Orchestra Regionale Toscana, che abbandona, però, assai presto per dedicarsi allo studio e ai Corsi di perfezionamento presso l’Accademia musicale di Portogruaro. Parallelamente all’intensa attività concertistica inizia la sua professione di docente di violino nelle scuole pubbliche, attività che svolge ancora oggi nel Liceo musicale Dante di Firenze.

Nel 1991 inizia l’organizzatore di una formula inedita di Stage estivo rivolta ai ragazzi, lo Stage per giovani musicisti e attori, che ha la finalità di preparare in circa dieci giorni un’opera di teatro musicale, che andrà in scena al termine del corso. Lo Stage vedrà 25 edizioni.

Nel 2010 l’attività di direttore artistico di festival continua sempre in terra di Romagna prima a Gambettola, dove dirige per due anni “Fabbrica Musica” e poi a Cervia, dove nell’estate del 2013, organizza “Alchimie saline”.

L’esperienza più importante e forse più caratterizzante della sua attività è a Firenze, dove con l’Associazione Liberenote, da lui fondata nel 2004, tiene laboratori di teatro musicale nelle scuole pubbliche che a fine anno hanno la loro vetrina privilegiata nella Rassegna di teatro musicale “Chi è di scena”. Tale manifestazione per anni ha consentito a tanti giovani delle scuole fiorentine di calcare il palcoscenico da assoluti protagonisti, pur senza aver frequentato in precedenza corsi di recitazione, canto o ballo.

Nell’ambito della Rassegna “Chi è di scena” nasce l’idea di misurarsi con la scrittura di testi teatrali pensati ad hoc per gli studenti delle scuole, dall’infanzia alle superiori, che ne sono, poi, protagonisti anche nell’interpretazione. Nascono così numerose opere di teatro musicale messe in scena dagli alunni delle scuole pubbliche e dai giovani attori degli Stage estivi. L’esperienza di scrittura di copioni teatrali è messa a disposizione di chiunque ne voglia fare richiesta.

Dal 2012 al 2015 assume la direzione dell’Orchestra dell’Università di Firenze e inizia l’organizzazione della rassegna di concerti “Il Tempio delle Muse” nelle varie sezioni del Museo di Storia Naturale.

Legamidarte, da lui fondata alla fine del 2013, ha supportato tale manifestazione e altre in cui la musica e le arti figurative si intrecciano in una valorizzazione reciproca.

Sempre in ambito didattico, in seno a Le Chiavi della città a.s. 2014-15, ha condotto il laboratorio di scrittura creativa “C’era una volta… la Storia!” e dall’ a.s. 2016-17 il progetto “Fammi volare! Poesie in volo” e dato vita a “DataZero”, rassegna di teatro musicale per bambini da bambini.

Con Legamidarte ha dato vita a una manifestazione unica nel suo genere che è il Campus nazionale dei Licei musicali, una stage residenziale dedicato a giovani musicisti dai 14 ai 20 anni, finalizzato alla preparazione in orchestra di un concerto finale.

Damiano Puliti

Violoncellista diplomatosi a Firenze sotto la guida di Pietro Grossi, da anni affianca ad un’intensa attività concertistica l’interesse per la composizione, la direzione d’orchestra, la didattica e la ricerca.

Dal 1978 al 1995 ha collaborato con varie orchestre, quali l’Orchestra della Toscana e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Nel frattempo ha svolto un’intensa attività cameristica, come membro di vari ensemble, fra i quali il Gruppo Musica Contemporanea di Firenze (con i quale ha registrato per la RAI prime esecuzioni italiane di brani di autori russi per violoncello), il Gruppo Maderna, il GAMO, il gruppo Atrio, il trio Arcadia ed i Solisti dell’Accademia Musicale di Firenze, orientando il suo lavoro di interprete con sempre maggiore coerenza verso il repertorio contemporaneo.

Nel 1991 è tra i fondatori di  Harmonia Ensemble, un originale trio (violocello, clarinetto, pianoforte) in grado di passare dal repertorio classico di  Brahms e Beethoven, alla musica di Nino Rota, alle collaborazioni con alcuni musicisti di calibro internazionale, quali David Sylvian, Roger Eno, Gavin Bryars, fino agli arrangiamenti di musiche di Frank Zappa, Chick Corea, Michael Nyman, e alle musiche composte dai componenti del gruppo. L’ultimo lavoro dell’Ensemble, l’incontro con la Kocani Orchester, segna l’ingresso stabile del batterista Paolo Corsi.

Nel 2000 dà vita, assieme ad un affiatato gruppo di musicisti fiorentini, ad Archaea Strings, un quintetto d’archi con il quale, oltre a collaborare con musicisti quali Hector Zazou, Riccardo Tesi e Jovanotti, sta ricevendo interessanti riconoscimenti nel campo della musica jazz.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Francesco Monini
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