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L’assessore Venturi: “Un servizio di grandissima utilità per cittadini e medici. Vogliamo farne conoscere l’importanza e incentivare le adesioni”

Uno strumento facile da utilizzare, che racchiude la storia clinica e di salute di una persona. Ma ancora poco conosciuto, nonostante il trend in deciso aumento degli ultimi anni: in Emilia-Romagna sono poco più di 377.300 i fascicoli attivati, soprattutto da donne e perlopiù tra i 45 e i 59 anni. Il maggior numero nell’Azienda sanitaria di Bologna. La campagna intercetta i potenziali utenti laddove è più facile incontrarli

Bologna – Una ‘carta d’identità della salute’ che racchiude tutta la storia clinica e sanitaria di una persona: i referti delle visite specialistiche, le lettere di dimissione dall’ospedale, i verbali del Pronto soccorso, le prescrizioni farmaceutiche, le immagini radiografiche e persino i certificati vaccinali. E, al tempo stesso, uno strumento che permette di accedere on line a tanti servizi, come il cambio del medico di famiglia, il pagamento, ma anche la prenotazione, lo spostamento e la disdetta di una visita e di un esame.
É il Fascicolo sanitario elettronico, che la Regione Emilia-Romagna vuole promuovere attraverso una campagna di comunicazione pronta a partire: “Fascicolo sanitario elettronico. Serve a tutti. Serve anche a te. Serve anche a me”. Perché si tratta davvero di un’innovazione tecnologica a disposizione di tutti i cittadini, dai più giovani ai più anziani, da quelli sani a chi è affetto da patologie croniche, che permette di semplificare le procedure di accesso alla sanità, di risparmiare tempo e di raccogliere in un unico posto, cioè sul web, tantissimi dati. In modo ordinato e sicuro.

“Diamo il via a una campagna di comunicazione che ha uno scopo preciso- ha spiegato oggi in conferenza stampa l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-: far comprendere l’importanza e al tempo stesso la praticità di questo strumento, di grandissima utilità sia per i cittadini sia per i medici. Che consente di accedere con un semplice clic e di avere a portata di mano ovunque e con qualsiasi strumento, computer, tablet o smartphone, tutta la propria storia clinica, in forma protetta e riservata, o quella dei propri bambini, a partire dalla situazione vaccinale. Il Fascicolo sanitario elettronico- ha aggiunto Venturi- velocizza i processi ed evita spostamenti inutili, e sarà sempre più importante anche in futuro per migliorare l’assistenza. I dati degli ultimi anni dicono che sempre più cittadini ce l’hanno, ma adesso occorre fare un salto in avanti. Con questa campagna- ha concluso l’assessore- vogliamo parlare a tutti, illustrando quali e quanti vantaggi, forse ancora poco noti, offre l’attivazione. Per semplificare, in una parola, il nostro rapporto con la sanità”.

Completamente rinnovato a fine 2016, con una diversa grafica, navigazione e organizzazione dei contenuti che ne hanno reso più facile l’uso, il fascicolo sanitario elettronico in Emilia-Romagna negli anni ha visto incrementare la diffusione: sono 377.389 i fascicoli attivati, perlopiù da donne, principalmente tra i 45 e i 59 anni.

La campagna: opuscoli, locandine, video. Anche sui social
Già dall’inizio della prossima settimana tutto il materiale cartaceo messo a punto per la campagna – locandina e opuscolo informativi, locandina specifica per gli ambulatori vaccinali, opuscolo specifico per i punti nascita – sarà distribuito laddove è più facile intercettare e catturare l’attenzione dei potenziali utenti: ospedali, punti Cup, sportelli ritiro referti, sale d’aspetto degli ambulatori specialistici, laboratori analisi, punti nascita.
Al via anche una campagna per i social media, pensata per arrivare in modo capillare su smartphone e tablet. I contenuti social, declinati in diversi post, uno spot video generale e diverse pillole video su temi specifici, comunicano i vantaggi concreti offerti dal Fascicolo sanitario elettronico: saranno condivisi sul profilo Facebook della Regione e di tutte le Aziende sanitarie, convogliando il maggior numero di utenti possibile sul sito web del Fascicolo. Inoltre, su Facebook e Instagram è prevista una campagna sponsorizzata, concentrata su target specifici, proposta con sequenze di immagini e “storie” (carousel e canvas, nel linguaggio social); al via, infine, un’apposita campagna video su Youtube.

Funzioni e servizi del Fascicolo
Nel ‘cassetto’ sono raccolti i propri documenti sanitari, che possono risalire fino al 2008. Quelli ad oggi contenuti nel Fascicolo sanitario elettronico sono: dati identificativi dell’assistito, forniti dall’Anagrafe regionale assistiti; referti di visite specialistiche (tra cui quelli relativi ad esami di laboratorio ed accertamenti radiologici consegnati esclusivamente on line, qualora il titolare abbia manifestato lo specifico consenso); verbali di pronto soccorso; lettere di dimissione da ricoveri in ospedali pubblici; bilanci di salute; prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; buoni celiachia (per le Aziende Sanitarie che hanno già trasferito su Fascicolo sanitario elettronico la trasmissione dei buoni); immagini radiografiche; certificati vaccinali.
Attraverso il fascicolo è possibile, inoltre, accedere a numerosi servizi: prenotare, modificare e disdire l’appuntamento per esami e visite specialistiche; pagare i ticket sanitari; cambiare il medico di famiglia; inserire altri documenti sanitari cartacei, come referti di visite o esami effettuati in strutture private o precedenti all’attivazione, semplicemente caricandoli dopo averli scansionati o fotografati; consultare i tempi di attesa delle visite specialistiche.

Come attivarlo
Il Fascicolo sanitario elettronico è facoltativo e gratuito. Può essere attivato in qualsiasi momento da tutte le persone maggiorenni e iscritte al Servizio sanitario regionale – che hanno dunque scelto un medico o un pediatra di famiglia – e che hanno dato il proprio consenso formale all’inserimento dei propri dati. Si può essere delegati ad aprire o gestire il Fascicolo sanitario anche da un’altra persona, ad esempio un genitore anziano, e aprirlo per un figlio minorenne associandolo al proprio o a quello dell’altro genitore, fino al compimento dei 18 anni del bambino.
Per attivarlo è necessario rivolgersi ad uno degli sportelli dedicati dell’Azienda Usl (http://support.fascicolo-sanitario.it/guida/accedi-al-tuo-fse/sportelli-di-abilitazione-fse), dove un operatore abilitato verifica l’identità della persona e rilascia le credenziali, nel rispetto della privacy. Una volta attivato è possibile accedervi dal sito Internet www.fascicolo-sanitario.it utilizzando le proprie credenziali personali. Il sito è raggiungibile anche dall’home di ER Salute, il sito del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna: http://salute.regione.emilia-romagna.it/
Alcune Aziende sanitarie stanno avviando anche soluzioni per fornire credenziali durante l’accesso in ambulatorio per visite o esami specialistici (Reggio Emilia) o dopo il ricovero in ospedale (al Rizzoli di Bologna) o al momento di donare il sangue (Casa del donatore a Bologna, Avis di Modena).
È possibile scegliere anche altri canali per l’attivazione: tramite credenziali ‘Federa’ (https://federa.lepida.it) presso una Pubblica amministrazione della Regione aderente, oppure credenziali ‘Spid’ (Sistema pubblico per la gestione dell’Identità Digitale https://www.spid.gov.it/) presso uno degli Enti abilitati a rilasciarle (ad oggi sono Aruba, InfoCert, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte e Tim). Ogni provider ha implementato diverse modalità per richiedere e ottenere credenziali Spid.
Per informazioni è disponibile anche il numero verde regionale 800.033.033.

Chi può accedere
La gestione dei consensi alla consultazione dei dati sul Fascicolo sanitario elettronico è personale: si può decidere in autonomia con chi condividere i documenti e chi può accedere, cambiando queste impostazioni in ogni momento. In particolare la consultazione può essere consentita: solamente al medico o pediatra di famiglia o, in aggiunta, a tutti gli specialisti.

Il Fascicolo sanitario elettronico in cifre
In Emilia-Romagna sono stati attivati finora 377.389 Fascicoli sanitari elettronici, con una tendenza di crescita soprattutto negli ultimi anni (erano 41mila nel 2013, 91mila nel 2014, 168mila nel 2015, 279mila nel 2016). Lo hanno attivato più donne che uomini: 201.422 contro 175.967. Questi i numeri di attivazione per Azienda sanitaria: Bologna 120.783; Piacenza 11.951; Imola 19.254; Reggio Emilia 36.393; Parma 39.748; Ferrara 40.200; Modena 44.435; Romagna 64.625.
La fascia di età più presente è tra 45-59 anni (111.774 fascicoli attivati), che nell’ultimo anno si è alzata notevolmente: nel 2016, infatti, la più rappresentata era quella tra i 30 e i 44 anni.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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