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Da Regione Emilia Romagna

La Regione rassicura i lavoratori delle Aziende sanitarie emiliano-romagnole sulla corretta gestione e conteggio delle ore lavorative prestate, delle ferie, dei premessi dopo l’entrata in vigore del nuovo Sistema unitario di gestione informatizzata delle risorse umane delle Aziende sanitarie

Bologna- “Nessun rischio per ferie e permessi dei dipendenti delle Aziende sanitarie interessate dal nuovo Sistema unitario di gestione informatizzata delle Risorse umane. I diritti dei lavoratori sono pienamente garantiti”.
Queste le parole di rassicurazione dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dopo le segnalazioni di problemi riscontrati nel sistema informatico, che dal 1^ gennaio di quest’anno gestisce in maniera unitaria il personale delle aziende sanitarie e degli ospedali dell’Area Vasta Emilia Centro (province di Bologna e Ferrara) e la Ausl della Romagna.
“I problemi riscontrati in questi mesi, peraltro fisiologicamente prevedibili nel normale avvio di un nuovo applicativo gestionale, sono soltanto di natura informatica e sono in via di risoluzione- spiega l’assessore-. Si tratta di difficoltà applicative che non hanno comunque impedito la corretta elaborazione di oltre 40.000 cedolini dello stipendio ogni mese, oltre ad operazioni di attribuzione di competenze arretrate, come ad esempio passaggi di fascia, garantendo la sostanziale continuità della retribuzione accessoria. Non sono stati rilevati- aggiunge Venturi- impedimenti neppure per usufruire dei permessi contrattuali e normativi a tutela dell’handicap e della maternità e paternità, né, come ho detto, delle ferie”.
Il Sistema unitario di Gestione informatizzata delle Risorse umane per le aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna
Il cosiddetto GRU è stato introdotto dal 1^ gennaio 2017 con lo scopo di consentire il passaggio dai 16 vecchi sistemi informatici utilizzati dalle 14 Ausl emiliano-romagnole a un sistema unico e omogeneo, in linea con l’aggiornamento normativo e gli standard delle nuove tecnologie. Tale sistema, inoltre, ha lo scopo di uniformare i comportamenti nell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro, evitando disparità di trattamento tra lavoratori del medesimo comparto contrattuale. Altro importante obiettivo: creare una banca dati unica regionale nell’ambito della quale siano condivisi dati anagrafici e di carriera di tutto il personale che transita nel servizio sanitario regionale (compreso il personale di specialistica ambulatoriale, continuità assistenziale, universitario integrato, borsista).
Le prime Aziende interessate dal sistema sono state quelle dell’Area Vasta Emilia Centro (province di Bologna e Ferrara) e la Ausl della Romagna sui moduli di presenze assenze, giuridico, economico e previdenziale, formazione, valutazione, gestione turni, portale. Dal 1^ gennaio 2018 il Gru sarà esteso alle aziende e ospedali dell’Area Vasta Emilia Nord, che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. /Ti.Ga.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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