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Da: Regione Emilia Romagna

Scuola e formazione. Oggi sui banchi anche i 7.143 studenti del Sistema di Istruzione e Formazione professionale. In Emilia-Romagna 375 classi realizzate, 41 enti di formazione accreditati e un investimento della Regione di 60 milioni l’anno. E il tasso di dispersione scolastica è sceso sotto il 10%, abbassandosi da inizio legislatura di 3,4 punti percentuali

L’assessore alla Scuola e alla Formazione professionale, Patrizio Bianchi, ha inaugurato l’anno formativo al Centro Professionale Città del Ragazzo di Ferrara e all’Istituto superiore “Remo Brindisi” a Lido degli Estensi. “Crediamo nello sviluppo generato dalle competenze, non a caso siamo la Regione che ha impegnato più risorse del Fondo sociale europeo”

Bologna – Tornano sui banchi oggi in Emilia-Romagna anche i 7.143 ragazzi e ragazze iscritti per l’anno formativo 2018-2019 al Sistema di Istruzione e Formazione professionale, che dopo un primo anno nell’istruzione professionale statale realizzano il proprio percorso in uno dei 41 enti di formazione accreditati. Sono 709 i giovani iscritti al IV anno, introdotto nel 2016 per dare l’opportunità di proseguire il cammino anche a chi ha scelto la qualifica professionale.
A dare il via al nuovo anno formativo l’assessore regionale alla Scuola e Formazione professionale, Patrizio Bianchi, che ha visitato il Centro professionale Città del Ragazzo di Ferrara per poi recarsi a Lido degli Estensi all’Istituto di istruzione superiore “Remo Brindisi”.
“Lavoriamo ogni giorno perché la scuola e la formazione siano fondate su inclusione, integrazione e personalizzazione, principi irrinunciabili di una società aperta, liberale e democratica- ha detto Patrizio Bianchi-. Principi che il sistema di Istruzione e Formazione professionale in questi anni ha interpretato al meglio, dimostrando che la dispersione scolastica si contrasta con la qualità. Investire sul presente e sul futuro delle persone è una priorità della Regione Emilia-Romagna, che crede nello sviluppo generato dalle competenze e dalle capacità dei singoli e della comunità. Non a caso- ha sottolineato l’assessore- siamo la prima Regione in Italia che ha programmato e impegnato più risorse del Fondo sociale europeo, oltre 480 milioni di euro da inizio legislatura. Un investimento strategico per affrontare la complessità di una struttura sociale ed economia che cambia a grande velocità e per garantire ai giovani più opportunità. A loro, alle famiglie e al mondo della scuola e della formazione- ha concluso Bianchi- mi rivolgo oggi per augurare a tutti un buon anno di studio e di lavoro, da vivere con passione ma soprattutto con fiducia nelle istituzioni educative e nel futuro di questa nostra società plurale”.

Il Sistema di Istruzione e Formazione professionale
Il sistema di Istruzione e Formazione professionale, di competenza regionale e a regime dall’anno formativo 2011-2012, fa parte a pieno titolo del sistema educativo italiano, con un investimento complessivo della Regione di 60 milioni di euro. Una proposta educativa fortemente orientata al lavoro, che permette ai ragazzi in uscita dalla scuola secondaria di primo grado (medie) di conseguire in tre anni una qualifica professionale e, frequentando un quarto anno, anche undiploma professionale. Sono 187 i percorsi biennali per conseguire una delle 19 qualifiche disponibili, 42 percorsi di quarto anno per il conseguimento di uno dei 10 diplomi professionalizzanti realizzati in Emilia-Romagna dagli enti di formazione professionale.
Fondato sull’integrazione tra la scuola e la formazione professionale, il Sistema di IeFP prevede che gli studenti più orientati verso il lavoro dopo le medie si iscrivano comunque ad un primo anno di scuola superiore, in un istituto professionale di stato. Dal secondo anno potranno scegliere se continuare nella scuola statale o presso un ente di formazione accreditato. Gli allievi che hanno conseguito la qualifica presso un ente di formazione professionale possono rientrare a scuola – in seguito alla valutazione e al riconoscimento del percorso triennale – per proseguire il percorso sino al diploma d’istruzione o proseguire il percorso frequentando un quarto anno di specializzazione per conseguire il titolo di diploma professionale.
Oggi dunque il sistema di Istruzione e formazione professionale regionale in Emilia-Romagna offre ai giovani possibilità diversificate per raggiungere il successo formativo, con l’obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico. I ragazzi che hanno conseguito in ritardo il diploma di scuola media inferiore o che, pur avendo compiuto 16 anni non lo hanno ancora conseguito, possono accedere a percorsi personalizzati caratterizzati da metodologie didattiche innovative.
Nel 2017 il tasso di dispersione scolastica, cioè la percentuale dei giovani tra i 18 e 24 anni in possesso della licenza media che non frequentano percorsi scolastici né svolgono attività formative, è sceso al 9,9%. A inizio legislatura, nel 2015, era al 13,3%. È stato così raggiunto in anticipo l’obiettivo europeo fissato al 10% dalla Strategia 2020, con un posizionamento migliore rispetto a Veneto (10,5%), Piemonte (11,5%) e Lombardia (12%), mentre l’Italia si attesta complessivamente al 16% e l’Ue 28 al 10,7%. Un risultato che premia la qualità del sistema educativo e formativo dell’Emilia-Romagna, e che ha portato a rafforzare gli interventi e ad ampliare la rete dei soggetti che partecipano alla loro progettazione e realizzazione per ridurre ulteriormente il numero dei giovani che abbandonano i percorsi formativi e garantire a tutti l’opportunità di conseguire una qualifica professionale.

Allievi iscritti e figure professionali scelte
Nel triennio 2014/2015 2015/2016 2016/2017 gli allievi iscritti al sistema di Iefp sono stati 61.642, 9.824 ragazze e 17.842 ragazzi.
43.419 hanno frequentato il triennio presso un istituto professionale statale, e 18.223 dopo il primo anno a scuola hanno scelto di frequentare il biennio presso un ente di formazione accreditato. Le figure professionali scelte con maggiore frequenza sono Operatore della ristorazione, Operatore amministrativo-segretariale e Operatore meccanico.
Il numero di allievi stranieri nel triennio 2014-2016 è di 11.737 negli Istituti Professionali e 6.499 negli Enti di Formazione accreditati. In totale quindi ammontano a 18.236, corrispondente al 29,58% di tutti gli allievi iscritti nel triennio in esame; la maggior parte proviene da Albania (14,55%) e Marocco (14,15%) seguiti da Romania (9,16%) e Pakistan (5,67%). /BM

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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