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da: Ufficio Stampa Pallacanestro Vigarano

Dalla prossima settimana i primi volti nuovi in casa Pall. Vigarano

A qualche settimana di distanza si è chiusa la prima parte circa il mercato di Pall. Vigarano 2016/2017, ne parliamo con il DG Ennio Zazzaroni, molto attivo in questi giorni sulla costruzione della squadra. “Abbiamo terminato la stagione precedente centrando gli obiettivi che ci eravamo dati, per questo non posso che ringraziare staff e atlete che si sono prodigate per il nostro club. Siamo riusciti a invertire il trend negativo dell’avvio (0v-8p) trovando continuità di lavoro e salute nella seconda parte di stagione, ciò ha permesso di viaggiare con il 50% di vittorie, salvarci e disputare un buon finale con i PlayOff”. Per una stagione che si chiude un’altra subito ad aprirsi… “E’ tutto quanto mai verissimo, non abbiamo mai smesso di lavorare, abbiamo seguito con grande piacere il finale di stagione del settore giovanile, che con un gruppo sottoetà ha raggiunto le Finali Nazionali U16 per la prima volta, chiudendo in decima posizione in Italia. Le ultime settimane le abbiamo spese per supportare l’attività giovanile, dopo che le giovanissime ci avevano dato energie preziose durante tutto l’anno, era giusto ricambiare il loro impegno. Le seguiamo con grande interesse ed attenzione, il futuro è dei giovani, speriamo possano lavorare con serenità e costanza, nessun traguardo è loro precluso.” Ora si entra nel tempo del basketmercato… “Ci siamo presi qualche giorno di riflessione come società al termine della stagione per riflettere a mente fredda di cosa ha funzionato e di cosa volevamo migliorare. Per prima cosa abbiamo tratto un bilancio su atlete e staff, in questi ultimi giorni abbiamo ultimato le conferme, che saranno ben sei dall’anno appena trascorso.” Si tratta di Orrange, Crudo, Vian, Cigliani, Rosier e Ciarciaglini, giusto? “Esatto, volevamo dare continuità, senza rifondare la squadra, ma sempre ben attenti al budget a disposizione. Siamo riusciti a mantenere Crudo, piuttosto richiesta. Siamo certi di un secondo anno di Amber Orrange ancora migliore, con un finale di stagione che ha fatto intravedere il potenziale a sua disposizione. Si tratta di una giocatrice umile e silenziosa, ma spesso efficace. Vian, Cigliani e Rosier sono scelte di continuità per la panchina, sanno il loro ruolo e sono consapevoli dei propri spazi. Ciarciaglini pur non giocando, ha fatto ciò per cui era stata chiamata, in allenamento e fuori dal campo, con un contributo ineccepibile, sempre positiva, sempre con il sorriso.” Manca Tognalini… “Era tra i nostri obiettivi di conferma, l’atleta aveva inizialmente manifestato la volontà di rimanere con reciproca soddisfazione, ma nel corso delle settimane, ha trovato in altre sfide gli stimoli per la prossima stagione, decidendo di non proseguire nel rapporto. La sua scelta ci ha obbligato a rivedere in corsa il nostro assetto, andando a cambiare anche la posizione in cui schierare l’atleta comunitaria. Ne è conseguita la rinuncia al play D’Alie per occupare la posizione di numero 4 con un atleta bosman. Stiamo lavorando su diversi nomi, ma ancora un identikit preciso non c’è.” Niente Ostarello quindi? “Sam ha fatto bene ed è stata importante nella corsa salvezza, ma abbiamo pensato di cercare una giocatrice con maggiori caratteristiche di gioco interno e movimenti in post basso per dare più spazio sul perimetro e dare un riferimento vicino a canestro costante. Anche in questo caso ci stiamo lavorando.” Le altre giocatrici che non faranno parte del roster saranno Vespignani, Capoferri e Nicolodi… “Auguro a tutte un grandissimo in bocca al lupo, sono certo che sapranno trovare spazi importanti quanto prima, dal punto professionali sono state ineccepibili, abbiamo però scelto la strada di ridurre le nostre rotazioni concentrando le risorse a disposizione maggiormente sul quintetto; anche in ottica giovani: siamo all’interno di una linea verde che vogliamo seguire ed esplorare ogni anno sempre più”. A quando i primi annunci? “Chiusa la fase delle conferme, manca veramente poco per svelare i primi nomi. A partire dal ruolo dei playmaker, dove avremo ben due novità, tra quintetto e primo cambio.” Chi avrà il compito di guidare la squadra in panchina? “Ancora qualche giorno di pazienza, si tratta di un allenatore attualmente impegnato nel proprio finale di stagione, quindi ci sembrava doveroso rispettare il suo lavoro e la concentrazione necessaria al finale con il club di appartenenza”. Cosa si augura per la prossima stagione? “Tranquillità, un buon clima e le condizioni migliori per poter lavorare ed esprimerci. Abbiamo la fortuna di poter fare sport, coltivare una passione che ci accomuna, all’interno di un gruppo coeso e di esperienza. Sono consapevole delle innumerevoli difficoltà che potranno esserci, si tratta pur sempre del massimo campionato italiano, mi aspetto però che tutte le componenti siano allineate ed in trincea per perseguire gli obiettivi, siano questi in prima squadra o nel settore giovanile. Dopo l’anno di partenza, serve un anno di consolidamento”. E nell’immediato? “Continuiamo a monitorare il mercato straniero per cercare due pedine da quintetto che ci possano aiutare a fare la differenza, quindi ci dedicheremo a completare il roster con qualche giovane desiderosa di mettersi in gioco, nell’attesa che le leve più verdi possano rispondere presente nel medio periodo”. Un’ultima battuta sul momento del movimento? “Difficile, molto. Le società faticano, sintomo che il sistema non è sostenibile, serve una svolta rapida, in caso contrario club e giocatrici saranno sempre più in numero minore”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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