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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Domani alle ore 10 il convegno al Parco Nord rivolto ai sindaci dell’Emilia-Romagna, presente il prefetto Gabrielli. Sospese le iniziative previste per sabato e domenica, a causa del maltempo. L’assessore Gazzolo: “Oltre sessanta eventi messi in campo in tutta la regione per diffondere conoscenza del rischio e cultura di autoprotezione: un risultato che va oltre le nostre migliori aspettative”

Bologna – Si conclude domani al Parco Nord di Bologna la prima “Settimana regionale della protezione civile e della prevenzione dei rischi”, che ha preso il via il 20 maggio e ha interessato tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, con oltre sessanta iniziative. La grande festa della Protezione civile in programma per il fine settimana è stata sospesa, a causa delle diffuse precipitazioni previste per le giornate di sabato e domenica, e verrà riproposta in autunno.
Confermato invece il convegno rivolto ai primi cittadini della Regione, tra cui i neo-eletti, che si svolgerà domani al Parco Nord, a partire dalle ore 10, sul tema “Il ruolo e le funzioni del sindaco nel sistema di Protezione civile”. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto su sistema di allertamento, pianificazione e gestione delle emergenze, responsabilità e strumenti a disposizione degli amministratori per fronteggiare le calamità naturali e ruolo del volontariato nel sistema di Protezione civile. A chiudere il workshop sarà il prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, che premierà anche gli studenti vincitori del concorso per l’ideazione del logo della “Settimana”.
“Sulla base delle previsioni meteo abbiamo ritenuto opportuno sospendere le tante iniziative organizzate per sabato e domenica, che vedevano in campo l’intero sistema di Protezione civile – ha spiegato in conferenza stampa l’assessore regionale alla Difesa del Suolo, Paola Gazzolo -. É importante che, a fronte delle piogge attese, tutte le forze del volontariato siano come sempre impegnate nel presidio costante del territorio”.
“L’esatta portata dell’evento sarà comunicata domani dalla Protezione civile, sulla base delle ultime rilevazioni meteo effettuate da Arpa”, hanno spiegato Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile e Carlo Cacciamani, direttore del servizio Idro-meteo-clima di Arpa Emilia-Romagna.
Il convegno di domani è la 68a iniziativa realizzata in Emilia-Romagna nell’ambito della “Settimana regionale della protezione civile”: sono stati 33 gli eventi di sensibilizzazione e informazione promossi nelle piazze, esposizione di mezzi e allestimento di stand divulgativi; 18 le attività rivolte alla scuola, tra cui varie prove di evacuazione; 5 esercitazioni; 5 convegni di approfondimento sul tema della conoscenza e prevenzione del rischio; 3 presentazioni dei piani di Protezione civile agli studenti; 2 momenti regionali di partecipazione sull’elaborazione del piano di gestione del rischio da alluvioni e una visita guidata a un sito geologico.
“In media si sono svolte oltre due iniziative al giorno, con un’ampia partecipazione da parte dei cittadini – ha concluso Gazzolo -. Il bilancio di questa prima edizione va oltre le nostre migliori aspettative: c’è stato un impegno comune di istituzioni, forze dello Stato e mondo del volontariato per diffondere sempre più una vera cultura di autoprotezione e prevenzione dei rischi”.

La “Settimana regionale della Protezione civile e della prevenzione dei rischi”, alla sua prima edizione, è stata istituita da una risoluzione dell’Assemblea legislativa – approvata il 27 febbraio 2013 – che impegna la Giunta regionale a realizzare la manifestazione. L’iniziativa si svolgerà ogni anno simbolicamente nello stesso periodo tra maggio e giugno, per ricordare la ricorrenza del terremoto del 2012. L’obiettivo è quello di mettere al centro dell’attenzione pubblica la sicurezza del territorio attraverso attività realizzate da istituzioni, volontari e sistema regionale di Protezione civile, chiamati ad intervenire in caso di emergenze, ma anche a diffondere una maggiore cultura del rischio e sensibilizzare la cittadinanza sui temi della prevenzione.

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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