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Da ufficio stampa

Legalità è anche sinonimo di Lotta alle Mafie, ma è anche l’obiettivo perseguito dal percorso educativo che, anche quest’anno ha visto protagoniste le scuole del territorio. A conclusione di una serie di incontri didattici condotti dal Teatro Nucleo di Pontelagoscuro con gli alunni dell’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, mercoledì 15 marzo, alle ore 20.30, andrà in scena a Palazzo Bellini la performance #Sonostatoio. Innovativo anche l’approccio con il pubblico, in quanto lo spettatolo prenderà avvio nel sotto-portico di Palazzo Bellini, per poi trasferirsi in sala polivalente. Durante la serata verrà proiettato il video, che documenta il “Viaggio Legale” della Mehari di Giancarlo Siani sul territorio. Il 6 dicembre scorso infatti l’attore e commediografo, Alessandro Gallo, ha effettuato un viaggio di forte impatto emotivo a bordo della vettura, sulla quale fu trucidato nel 1985 il giovane giornalista napoletano. Il video, prodotto da Maurizio Cinti (Delta Cinematica) riassume ogni momento del progetto didattico condiviso da Gallo con gli studenti. A seguire si terrà lo spettacolo “I Clownmorristi” de “Il tappeto di Iqbal”, cooperativa che opera nel quartiere di Barra ( Napoli), dedita ad azioni sociali e progettualità educative per minori e famiglie, promuovendo politiche e interventi contro la dispersione scolastica, l’educazione interculturale ed ambientale, incentivando la cultura del teatro civile e del circo Sociale. In un territorio ancora condizionato dalla camorra, Il Tappeto di Iqbal rappresenta un laboratorio sociale di creazione di alternative, perché propone un modello innovativo di resistenza della società civile, insegnando ai bambini e ai ragazzi l’arte del circo e del teatro.
La serata, AD INGRESSO LIBERO, si inserisce tra le iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale nel corrente mese, interamente dedicato alla legalità. Anche gli alunni della scuola primaria saranno coinvolti in attività di apprendimento con i volontari di “Libera Ferrara” e, durante il momento della refezione scolastica, consumeranno i prodotti di “Libera Terra”. Il 30 Marzo si concluderà il percorso con la presentazione del libro “Scimmie” di Alessandro Gallo il quale, durante un tè letterario in biblioteca, dialogherà con Gianluca Coppola, vicario della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi, Maria Gaiani. Il progetto complessivo “Liberi dalle mafie” è condotto in collaborazione con l’Associazione Pereira.
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sulla pagina FB “Liberi dalle mafie Comacchio”. Per informazioni: Ufficio Pubblica Istruzione, tel. 0533/318703.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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