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Da: Organizzatori

Sabato 22 e domenica 23 ottobre, in occasione di Autunno Ducale, Cia Ferrara ed il Coordinamento di Ferrara di Libera proporranno un gustoso pacchetto di solidarietà per preparare la perfetta Amatriciana e dare un sostegno alle aziende di Lazio e Umbria colpite dal sisma

Pasta, pecorino, pomodoro e guanciale sono gli ingredienti per preparare la perfetta pasta all’ Amatriciana e sono anche gli ottimi prodotti agroalimentari di qualità contenuti nel ‘Kit Amatriciana Solidale’. Un pacchetto gustoso promosso da Cia – Agricoltori Italiani per raccogliere fondi a sostegno delle aziende agricole colpite dal Sisma del 24 in agosto che ha messo in ginocchio diverse zone di Lazio, Marche e Umbria ed ha bloccato le attività produttive e agricole. Un gesto di vicinanza e solidarietà per non disperdere un patrimonio di lavoro e cultura agroalimentare e permettere, in tempi brevi, la ripresa delle attività di agricoltori e allevatori.
Cia Agricoltori Italiani Ferrara, in collaborazione con il Coordinamento di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie proporrà questo kit buono e solidale il 22 e il 23 ottobre in Piazza Castello, in occasione della rassegna enogastronomica Autunno Ducale. Per il pacchetto sarà chiesto un contributo minimo di 10€ e potrà essere acquistato presso lo stand di Cia Ferrara ed in quello del Coordinamento di Ferrara in collaborazione con la Pro Loco di Voghiera, da anni impegnati alla lotta contro tutte le mafie. Cia Ferrara e il coordinamento di Ferrara di Libera iniziano così una stretta collaborazione, non solo per la promozione e la distribuzione del kit ma soprattutto in ragione della forte condivisione del lavoro quotidiano per preservare la legalità in agricoltura e dare dignità ed etica al lavoro agricolo nelle zone dove questo, purtroppo, non accade. Una collaborazione che continuerà nei prossimi mesi, grazie ad altre iniziative che saranno messe in campo per promuovere un modello agricolo virtuoso all’ insegna della legalità.
Nella confezione del ‘Kit Amatriciana Solidale’ oltre ai tipici ingredienti per preparare l’Amatriciana – tra i quali la pasta di Libera e la passata di pomodoro offerta dall’ azienda Le Due Valli di Ostellato – anche la ricetta originale firmata dall’ Agrichef Emidio Gentili, un’istituzione culinaria della zona di Cittareale. Un modo per unire la passione per la cucina Made in Italy alla solidarietà nei confronti di agricoltori in difficoltà, salvaguardando allo stesso tempo produzioni tipiche e filiera agroalimentari di qualità. I proventi della raccolta fondi che è effettuata a livello nazionale – dal 13 ottobre sono stati distribuite 5.266 confezioni per un totale di 54.130 euro – saranno consegnati alle aziende entro l’inverno e serviranno per i lavoro di ripristino più urgenti. Sul territorio Cia – Agricoltori Italiani è già ampiamente presente con altre azioni di sostegno, tra le quali le postazioni mobili dell’associazione, una donata da Cia Emilia – Romagna – per assistere gli imprenditori agricoli nello svolgimento degli adempimenti necessari alla gestione delle loro attività, in questa fase di grande difficoltà.
Il kit è stato preparato in collaborazione con Cittadinanzattiva, Actionaid, Earth Day Italia, Uniceb, mentre i prodotti contenuti sono stati offerti da Libera, De Rica, Fiorucci, Siciliani, Casearia De Remigis, Alcar Uno, Ortosole

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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