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da: Paolo Spath, Portavoce provinciale di FRATELLI d’ITALIA – AN, Federazione di Ferrara

“Strano destino quello del PalaSilver di Ferrara, una struttura sportiva destinata al pattinaggio e che avrebbe dovuto essere, secondo le migliori intenzioni, un impianto d’importanza se non nazionale quantomeno regionale, sia per gli avventori che avrebbero avuto il desiderio ed il piacere di pattinare durante le feste natalizie ma anche per organizzare competizioni sportive di alto livello per Hockey e pattinaggio. E, cosa da non sottovalutare per una realtà quale quella ferrarese, avrebbe portato un notevole incremento di turismo “invernale”.” Lo afferma Paolo Spath, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e candidato al Consiglio Comunale tra i capilista del movimento di Giorgia Meloni per le prossime elezioni comunali di Ferrara.
“Ma il destino ha voluto che, circa 4 anni fa, la società che gestiva l’impianto dichiarasse fallimento e da qui in poi è stato un susseguirsi di notizie relative alle cause conseguenti al fallimento, ai problemi di carattere economico e così via… Considerando i tempi lunghissimi della giustizia italiana, 4 o 5 anni per risolvere il problema sono un modesto periodo di tempo ma sono ben altre le problematiche che alcune famiglie di bambini e ragazzi che frequentano la confinante piscina, ancora fresca di inaugurazione, di via Beethoven hanno voluto segnalare. In numero rilevante ci hanno direttamente contattato, – continua Spath – essendo stati da tempo come Fratelli d’Italia attenti alle tematiche dello sport e anche a quelle relative alla sicurezza, a 360gradi.”Afferma il portavoce provinciale.
I militanti di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale hanno così condotto un sopralluogo sul posto (si allegano le foto) e hanno avuto modo di riscontrare non solo l’assoluto degrado in cui versa sia il palazzetto del ghiaccio che l’area ad esso circostante ma soprattutto che davvero chiunque, può accedere all’area in questione, non essendo questa nemmeno transennata con indicazioni di pericolo.
“Perché oltre al danno economico e per lo sport ferrarese di vero e proprio pericolo si tratta. – Denuncia ancora- “Nel caso qualche ragazzino si volesse avventurare, si troverebbe a correre seri pericoli per la propria incolumità.”
Scendendo nello specifico, – continua la descrizione dei militanti che hanno preso parte al sopralluogo – al netto di alcune transenne di fronte a quello che è l’ingresso principale della struttura, si può tranquillamente accedere al fianco, al retro ed all’interno della struttura. Si viene accolti da detriti, ciarpame, bottiglie abbandonate di alcolici, frammenti di vetro, preservativi usati, erbacce e materiale presumibilmente elettrico abbandonato, un tombino con il coperchio rotto e spalancato, un container aperto. All’interno della struttra, per quanto possibile vedere senza volere entrarvi, vi sono cavi abbandonati, strutture in stato totale di abbandono.
“Al di la di quello che è il problema meramente tecnico giuridico, – denuncia il 24enne candidato di Fratelli d’Italia AN – che sarebbe poi utilizzato quale scudo a difesa di quella che a noi appare una situazione indifendibile, rimane il fatto che, data la pericolosità dell’area, soprattutto per la sicurezza dei cittadini, questa richiederebbe di essere quanto meno ripulita dalla esponenziale mole di detriti e rifiuti e subito messa in sicurezza ed appositamente recintata, in attesa di quanto stabilirà il Tribunale in merito al fallimento. Non ultimo particolare trascurabile è il libero accesso, all’interno dell’impianto ed è superfluo rammentare a chi di dovere che in questo modo il PalaSilver potrebbe diventare, anzi sicuramente lo è già diventato, un ricettacolo di microdelinquenza per chi vuole agire indisturbato ed al sicuro dagli occhi delle forze dell’ordine.
“Mi domando quindi il perché – conclude Paolo Spath – , se la situazione è nota da anni, non è stato posto almeno un freno al degrado del PalaSilver e non si è quantomeno provveduto a mettere in sicurezza l’area per la tutela della salute dei cittadini ferraresi. Negli ultimi mesi l’Amministrazione uscente si sta prodigando per interventi di facciata e di utilità soprattutto elettorale. Questa situazione invece è in piedi da ormai 4 anni, senza dubbio un periodo lungo per le Giustizia, ma davvero troppo per un’Amministrazione che a quanto dice negli slogan roboanti dei manifesti dovrebbe in primis pensare al benessere, alla sicurezza ed alla salute dei suoi cittadini.”

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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