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Da: Biosfera Delta Po

Incontro rivolto agli insegnanti sulle proposte di educazione ambientale nel territorio di Biosfera Delta Po

In occasione della “ Giornata Mondiale UNESCO dedicata agli insegnanti”, il prossimo 4 Ottobre alle ore 15.00 presso la sede del GAL Delta 2000 ad Ostellato (strada del Mezzano, 10) il Parco del Delta del Po dell’Emilia Romagna organizza un’iniziativa gratuita di informazione sulle proposte di educazione ambientale che il Parco ed alcuni Sostenitori della Riserva di Biosfera” (operatori del territorio) realizzano per le scuole di ogni ordine e grado.

Le proposte formative presentate sono tutte incentrate sul Delta del Po, i cui valori e le cui peculiarità hanno ottenuto nel giugno 2015 il riconoscimento dall’UNESCO a “Riserva di Biosfera” nell’ambito del programma “Man and Biosphere (MAB)”. Attraverso il Programma MAB si vuole promuovere lo sviluppo sostenibile e il mantenimento di un equilibrio armonico tra comunità locali e territorio naturale. Per maggiori informazioni www.biosferadeltapo.org

Con questo incontro si avrà quindi la possibilità di individuare le modalità con cui integrare l’attività didattiche svolta in aula con esperienze dirette sul territorio per meglio conoscerlo ed apprezzarlo.
L’incontro, della durata di circa due ore, prevede i seguenti interventi:
Le attività di educazione ambientale del Parco Regionale del Delta del Po
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po – Martina Berneschi
Le proposte formative dei Sostenitori di Biosfera Delta Po:
Clara – Mirna Schincaglia
Cadf SpA – Elèna Merighi
Soelia – Francesca Gambetti
Aqua Delta Po – Irene Tamburin
Cooperativa Atlantide – Marika Gambetti

A seguito di questi interventi, Paola Fagioli di Legambiente illustrerà il progetto Life Perdix (del quale l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po è partner) il cui obiettivo è la reintroduzione della Starna Italica nella Valle del Mezzano e rispetto al quale vi è la possibilità di un coinvolgimento attivo anche del mondo scolastico.

La partecipazione all’iniziativa è gratuita, ma è gradita la registrazione compilando l’apposito form https://forms.gle/TiUVaV4oTct5SNfv7 anche per poter, al termine dell’incontro, rilasciare un attestato di partecipazione.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a info@biosferadeltapo.org o telefonare al 3938297518 (dott. Mattia Mascanzoni)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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