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Da: Unife Ufficio Stampa

Oltre 700 specializzandi di Unife nella campagna vaccinale a Ferrara.
Riceveranno inoltre il vaccino anche gli studenti dei Corsi Unife che svolgono tirocinio presso le due aziende sanitarie.

Come dall’inizio della pandemia, l’Università di Ferrara continua a essere in prima linea e a prestare il proprio contributo nella gestione dell’emergenza.

Per questo, la campagna vaccinale contro il Covid-19 sta coinvolgendo gli specializzandi attivi nelle Aziende (Azienda Ospedaliero Universitaria e Azienda USL di Ferrara) e tutti gli studenti dei corsi di studio Unife che vi svolgono tirocini, oltre ai circa 100 docenti e ricercatori e le 35 unità di personale tecnico amministrativo che vi prestano servizio.

Nel dettaglio, oltre a 730 specializzandi operativi nelle due aziende, riceveranno il vaccino le studentesse e gli studenti dei corsi di Medicina e Chirurgia, di Infermieristica e di tutti i corsi della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione, che svolgano o stiano per svolgere il tirocinio in una delle aziende sanitarie.

Il commento del Prof. Stefano Pelucchi, Delegato del Rettore per le Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria

Per quanto riguarda gli specializzandi, illustra il Prof. Stefano Pelucchi, Delegato del Rettore per le Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria: “Su proposta di Unife, accolta dalle Aziende, sono stati inseriti nella campagna i 465 medici in formazione specialistica attivi a Cona e nell’AUSL; inoltre, accederanno alla vaccinazione anche gli ulteriori 266 giovani specializzandi che prenderanno servizio dal 26 gennaio. A nome di Unife desidero ringraziare Paola Bardasi e Monica Calamai per avere prontamente recepito le richieste dell’Ateneo”.

Gli specializzandi potrebbero ora assumere un ruolo attivo nella campagna vaccinale. “Oggi (11 gennaio ndr) gli Atenei della regione saranno in call con l’assessore regionale Donini per valutare il coinvolgimento degli specializzandi nella campagna vaccinale”, conclude il Prof. Pelucchi. “Di nuovo i nostri medici in formazione si dimostrano una risorsa fondamentale per la gestione della pandemia nel nostro territorio”.

Il commento del Dr. Federico Moro, specializzando in Anestesia, rianimazione e terapia intensiva di Unife e rappresentante degli specializzandi dell’Ateneo

“La vaccinazione estesa a tutto il personale universitario dedicato all’assistenza clinica dei malati, compresi noi medici in formazione specialistica è importantissima – commenta il Dr. Federico Moro, specializzando in Anestesia, rianimazione e terapia intensiva di Unife e rappresentante degli specializzandi dell’Ateneo. -. Se solitamente il nostro ruolo è in gran parte di “formazione”, fin dall’inizio di questa pandemia abbiamo dovuto assumere via via sempre più competenze e responsabilità, ovviamente con il continuo supporto e monitoraggio da parte dei nostri medici strutturati che sono sempre a nostra disposizione. La presenza dei medici specializzandi ha consentito di aumentare la capacità delle aziende ospedaliere di trattare nel modo migliore quanti più malati possibile”.

Moro presta servizio nella terapia intensiva Covid di Cona: “Qui ci sono giorno e notte, a rotazione, festivi e weekend compresi, cinque specializzandi a fianco del personale medico strutturato e dei nostri colleghi infermieri”.

Il Dottor Moro, come stanno facendo i suoi colleghi tra cui Federica Cutaia (foto), si è sottoposto al vaccino la scorsa domenica: “La vaccinazione è andata molto bene, persino con qualche minuto di anticipo. È importante lanciare un messaggio chiaro e positivo sulla vaccinazione, in un momento in cui circola tanta disinformazione su una azione di prevenzione così fondamentale”.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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