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Da: Organizzatori

Puntuale alle 20.30, venerdì 23 dicembre al Pala Hilton Pharma di Ferrara si è svolta la prima edizione di PATTINATALE 2016 lo show sui pattini della Pattinatori Estensi, in collaborazione con AMA-Associazione Malattia Alzheimer Ferrara, alla quale è stato devoluto l’incasso della serata.

Prima di dare inizio al vero spettacolo, Cinzia Roana ha ricevuto un prestigioso riconoscimento alla carriera da parte di Vittorio Bruni, presidente uscente della Pattinatori Estensi, che commosso ha elogiato e ringraziato Cinzia per l'impegno che quotidianamente dedica a tutti i suoi ragazzi.

A seguire è stata proposta una dimostrazione di Tangoterapia metodo ‘Riabilitango’, un momento ricco di emozione durante il quale le insegnanti di Tango Argentino, Elisa Mucchi e Giulia Casadio, sono riuscite a far danzare con i piedi, le mani e soprattutto il cuore, le quasi 1200 persone presenti all’interno del palazzetto.  Il progetto è promosso dall’A.M.A. che ha scelto di farsi pioniera nel proporre il progetto ‘Riabilitango’ nel territorio ferrarese, con la collaborazione del Centro per i Disordini Cognitivi di Ferrara – Unità Operativa di Neurologia (Ospedale di Cona).

L’iniziativa si rivolge ai malati e ai loro famigliari in virtù degli effetti benefici del tango per migliorare le attività della vita quotidiana e l’autonomia della persona.
Ha aperto ufficialmente la serata il sax magico di Andrea Poltronieri che ha deliziato il pubblico con due assoli natalizi. A seguire un’intercalare, senza accenni di pausa, di coreografie pattinate e danzate anche sulle voci dal vivo delle guest stars presenti all’evento: Heron Borelli e Ilaria de Angelis, rispettivamente Gringoire e Fiordaliso del cast di Notre Dame de Paris del grande Riccardo Cocciante. Particolarmente intensi i momenti di Cinzia e Alberto, che hanno decisamente incantato per grazia, eleganza e bravura. 

Circa 160 gli atleti in pista, la più piccolina delle quali, ElisaVittoria, ha calcato orgogliosamente la pista, pattini ai piedi, dall’alto dei suoi 3 anni e mezzo di età; tra questi anche le ragazze del GTD diretto da Anna Lolli e DNA diretto da Fabrizio Lolli. La serata si è splendidamente conclusa con un regalo inaspettato al pubblico presente direttamente da Notre Dame de Paris due dei brani più conosciuti: Ilaria de Angelis con ‘Zingara’ ed Heron Borelli con ‘Il tempo delle cattedrali’ hanno ulteriormente incantato una serata dall’atmosfera già perfetta.

Tutto lo show è stato  ideato dal genio creativo di Cinzia abilmente coadiuvata nella parte della regia luci dalla grande  esperienza di Tony Labriola.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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