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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Indagine Confcommercio Emilia Romagna sui consumi di inizio anno scolastico (2018/2019)

Vendite stabili per le cartolibrerie tradizionali e per i negozi di abbigliamento sportivo

Vendite stabili per le cartolibrerie tradizionali e per i negozi di abbigliamento sportivo anche a Ferrara in questo avvio di anno scolastico. Questo in sintesi il risultato dell’indagine di Confcommercio Emilia Romagna in collaborazione con Federcartolai e Federazione Moda Italia, effettuata attraverso il Centro studi Iscom Group su un panel di imprese associate, e che ha interessato in maniera particolare i negozi di cartolibreria/giocattoli e quelli di abbigliamento e calzature uomo, donna e specializzato bambino, a livello regionale.

La cartoleria per la scuola e i prodotti informatici hanno fatto registrare un andamento positivo. Stabili invece le vendite di zaini. Il settore libri scolastici nuovi è stabile, in crescita invece l’usato. Stabile anche l’andamento delle vendite degli specializzati ufficio. Si conferma la tendenza emersa già nel 2017 per cui è tornata ad aumentare la quota dei prodotti di cartoleria di fascia intermedia, di qualità ma non necessariamente di marca. I cali di vendite, laddove evidenziati, sono attribuiti non più soltanto alla crisi economica, ma alla concorrenza della grande distribuzione e delle vendite online: per i prodotti di cartoleria e per zaini e astucci il principale concorrente è la grande distribuzione (indicata da più del 67% degli operatori) mentre per i libri scolastici ha un impatto significativo anche la concorrenza dell’online (43%).

“I dati dell’indagine confermano – e che a Ferrara sono in linea con i risultati regionali – che i negozi di vicinato di settore sono ancora un punto di riferimento – dichiara Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara e di Federazione Moda Italia – e dimostrano che la strada per far fronte alla concorrenza invasiva della grande distribuzione e delle vendite online nel nostro settore sono la professionalità e la personalizzazione del servizio, per una clientela che oggi non è più solo attenta al prezzo, ma che considera la qualità e la durevolezza del bene acquistato. Oggi sempre più è necessario vendere non solo un prodotto, ma un autentico servizio calandolo sui bisogni delle famiglie. Dal nostro punto di vista poi è sempre più importante concentrarci sulla formazione continua dei nostri associati per sapersi muovere in questa direzione”.

Lo scontrino medio per zaini e/o astucci è sui 50 euro, per il corredo scolastico è un po’ più basso e si attesta sui 35 euro. La spesa per libri nuovi è sui 150 euro di media, e dipende dal ciclo scolastico a cui si riferisce (più basso per le medie più alto per le superiori). Lo scontrino medio per i libri usati si attesta sui 45 euro. Quaderni, quadernoni e materiali di cancelleria in genere (penne, accessori per il disegno, ecc.) gli articoli più venduti. Si spende un po’ di più per zaini, astucci e diari, dove emergono preferenze specifiche per alcuni marchi di moda.

Inizio discreto anche per l’abbigliamento (intendiamo quello di tipo sportivo) che mostra segnali di tenuta nelle prime settimane di autunno, nonostante un andamento climatico con temperature, tutt’altro che autunnali, e che è stato sfavorevole ai nuovi acquisti: quest’anno gli imprenditori che segnalano stabilità nelle vendite sono pari al 66% di tutti gli intervistati.La spesa media per famiglia per l’abbigliamento e calzature sportive è quindi rispettivamente di 131 e 105 euro (considerando che il nucleo familiare in Emilia Romagna è composto da 2,2 componenti). Sono stati venduti soprattutto tute, felpe, magliette, leggings e scarpe da ginnastica (sneakers). Si tratta di capi di abbigliamento per ragazzi e adulti di uso quotidiano e di costo relativamente contenuto.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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